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Si è spento all’età di anni 82 anni Vujadin Boskov, mitico allenatore di Sampdoria, Roma, Napoli, Perugia e Ascoli, campione d’Italia con la Samp nel 1991. Personaggio cult in panchina e fuori, soprattutto per alcune delle sue “massime” che hanno fatto storia e per la sua schiettezza.
Gli appassionati reatini di calcio lo hanno potuto apprezzare dal vivo in un torneo del dicembre 1997, allo stadio di Villa Reatina (attuale Scopigno) al quale ha partecipato con la sua Sampdoria, contro Bologna (c’era Roberto Baggio) e Torino. In quella formazione blucerchiata militavano Mihajlovic, Montella e Signori.
La Samp perse sia con il Torino che con il Bologna, in un triangolare trasmesso in tv da Telemontecarlo. Le cronache del tempo raccontano di una prova incolore per la Sampdoria e di un Vujadin Boskov, come sempre, al vetriolo: “Mai, nella mia carriera, ho finito di giocare una partita alle 23.45 – disse – Si poteva scendere in campo di pomeriggio, con il sole, forse con più gente, ma ormai in questo mondo dominano le esigenze televisive”. Un mondo al quale mancherà.
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