Una giovane donna reatina arriva in pronto soccorso con forti dolori addominali e dopo gli accertamenti del caso da parte dei medici del De’ Lellis, non solo scopre di essere incinta, ma addirittura di li a poco dà alla luce uno splendido bambino tra lo stupore della neomamma, ma anche di tutti i suoi famigliari che non avrebbero mai immaginato un epilogo del genere. La ragazza – che per motivi di privacy chiameremo Claudia – pur essendo un po’ in carne, nel corso dei nove mesi di gestazione non ha mai accusato sintomi o dolori tali da indurla ad immaginare una cosa simile. E quando l’altra mattina si è presentata al triage del pronto soccorso spiegando al medico di turno cosa stava accadendo, Claudia non aveva assolutamente idea del perché di quei dolori lancinanti all’addome. A rivelare, o meglio, ad annunciare il lieto evento sono stati proprio i dottori che le hanno prestato le primissime cure e che dopo un’ecografia ed un prelievo del sangue hanno spiegato a Claudia che quegli stessi dolori che l’avevano costretta a raggiungere il nosocomio reatino, altro non erano che i primi sintomi del travaglio.
Immediato allora il trasferimento della giovane paziente in sala parto dove a distanza di tre ore dal suo ricovero ha dato alla luce un bel maschietto di quasi tre chili e mezzo, ricordando a qualcuno la vicenda legata alla suora di Campomoro per il fatto di non aver saputo di essere incinta. Claudia ed il suo bambino stanno bene e godono di ottima salute, sono circondati dell’affetto dei propro familiari che, una volta superato lo choc per lo stupore iniziale, ora avranno ben altro a cui pensare: in primis la crescita di un bambino nato probabilmente nell’inconsapevolezza generale, ma che saprà senza ombra di dubbio riempire di gioia e di affetto la vita di mamma Claudia e quella di tutta la famiglia. “Non sapevo di essere incinta”: chi fino ieri pensava si potesse trattare semplicemente di una serie televisiva, da domani farà bene a ricredersi perché casi analoghi a quelli raccontati dai narratori di Real Time sono ormai all’ordine del giorno. (Marco Ferroni) Fonte: Corriere di Rieti.
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