Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata Internazionale della felicità, istituita nel 2012 dall’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite allo scopo di riconoscere il benessere e la felicità quali aspirazioni universali della persona umana e dunque obiettivi fondamentali delle politiche pubbliche. LO STUDIO Ma in Italia dove si è più felici? E quali sono i fattori che influenzano maggiormente il sorriso degli italiani? Nel tentativo di dare risposte a queste domande nasce Voices from the Blogs, blog curato dai ricercatori dell’Università di Milano che si propone di raccontare, attraverso l’analisi dei tweet degli italiani, lo stato d’animo della Penisola. Al primo posto, la felicità incontrastata di Genova ma, scorrendo tra i dati raccolti, una piacevole sorpresa per la nostra città: Rieti, col 65,7% dei tweet felici e un incremento del 57% rispetto al 2012, conquista il 27° posto nella classifica delle 110 province italiane, nonché il “primato di felicità” nel Lazio, lasciandosi alle spalle rispettivamente Viterbo, Frosinone, Roma (tra gli ultimi posti della classifica insieme a molte altre grandi città) e Latina. LE CAUSE Impossibile o quasi, poter indagare sui motivi di tale felicità in ambito locale, ma i dati raccolti da Voices from the Blogs mostrano come il picco massimo di felicità, registrato tra Febbraio e Marzo del 2013, coincida con le dimissioni di Papa Benedetto e la successiva elezione di Papa Francesco, evento che anche a livello nazionale ha fatto registrare un aumento generale del 34% di felicità. La meteoropatia sembra poi affliggere i reatini ed il loro atteggiamento nei confronti dei cambi di stagione. La Primavera ha fatto registrare il record di felicità mentre la fase discendente è nel mese di Settembre, quando il rientro a scuola, la fine delle vacanze e dell’estate sembrano aver notevolmente influito a rattristare la città. Costantemente influente – in negativo – il fattore crisi, così come la disoccupazione e le tasse. Tematiche, queste ultime due, di cui Rieti riflette perfettamente la percezione che è anche nazionale. (Valentina Fabri) Foto: CorSera ©