“Pasquale da Cittaducale”, nella sua consueta rubrica indipendente su RietiLife, esprime il proprio parere sulla vicenda della suora che ha messo al mondo il piccolo Francesco.
Io sto con la suora! Sì, io sto con la suora che qualche giorno fa ha dato alla luce un bambino, sto con la suora che è diventata mamma e che, da adesso in poi, dovrà far crescere un figlio, uno tra i doni più belli che solo la vita può e sa regalare. Io sto con la suora! Perché mi vergogno a leggere ed ascoltare ciò che in questi due giorni ho letto ed ascoltato. Cose inenarrabili, cose inaudite, frasi dette da gente che, in alcuni casi, dovrebbe lavarsi la bocca prima di dargli fiato. Un serie di epiteti e di sciocchezze sputate addosso ad una donna che ha avuto la “colpa” di partorire e mettere al mondo un essere umano nonostante indossasse un abito non proprio da sera come quelli indossati da chi straparla senza farsi un esame di coscienza. Vergogna, vi dovreste vergognare voi perbenisti (falsi), voi moralisti (falsi), voi sputasentenze senza ritegno, depositari di false verità capaci di tutto pur di affossare un’altra persona. Ho ascoltato gente che addirittura la vorrebbe vedere morta, gente che ne ha messo in discussione la moralità e lo stile di vita, persone che sui social l’hanno presa a male parole nemmeno fosse un’assassina o una pedofila. Gente che adesso, udite-udite, vuol fare la “caccia al padre”. Come si permettono, come possono accusare così violentemente una donna diventata madre? Che differenza c’è tra la mia mamma e questa donna? Come la si può flagellare, sebbene fosse una servitrice di Dio, solo perché ha avuto l’istinto di diventare madre tanto quanto ha voluto prendere i voti. Io sto con la suora! Sto con la suora, anzi con la mamma, che avrà sorriso con tenerezza al suo bimbo appena nato, che avrà sofferto per la sua creatura, che avrà pianto per quanto gli stava accadendo. Ma noi, consentitemi questo plurale-majestatis, non abbiamo pensato a questo, abbiamo solo pensato a farle del male, ad insultarla e farla passare come una donna di facili costumi. Tutto solo perché faceva la suora, di contro se fosse andata in giro con la Smart, le Hogan ai piedi, gli occhiali di Prada e gli abiti di Armani… allora non sarebbe stata una mignotta!! Io sto con la suora, con quella mamma alla quale, per quello che vi sembrerà un enorme paradosso, dobbiamo dire grazie, grazie e ancora grazie. Perché se è vero che Rieti ultimamente è salita alla ribalta nazionale anche per un femminicidio, stavolta la nostra città è al centro delle attenzioni per un fatto secondo me straordinario, bello e molto emozionante. Io sto con la suora e dico grazie a quei giornalisti (quelli veri) che hanno messo in risalto la notizia, di sicuro inconsueta, e questa città. Avete letto il pezzo sul Corriere della Sera? Avete letto il pezzo de La Repubblica? Bene: leggeteli e fatevi un esamino di coscienza. Leggeteli e pensate a quanta pubblicità, gratuita, è stata fatta alla città, a tutta la provincia, ai santuari e al Cammino di Francesco. Ah! Dimenticavo. Spero che all’Angelus di piazza San Pietro Papa Francesco (guarda tu il bimbo porta il nome di Bergoglio!) stupisca il mondo parlando di questa nascita. Agli altri, ma solo a quelli senza peccato, do appuntamento domani mattina in piazza alle 10. Ma sono certo che la piazza rimarrà deserta! Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©