Cognome della mamma al figlio? Presto potrebbe essere realtà il disegno di legge che consentirebbe alla madre di dare il proprio cognome. Cosa che rende soddisfatta la consigliera con delega alle Pari opportunità Pamela Franceschini. «A seguito della condanna rivolta all’Italia dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo il 7 gennaio scorso, per aver negato ad una coppia di coniugi la possibilità di attribuire alla figlia il cognome materno anziché quello del padre, il Consiglio dei Ministri, in data 10 gennaio, ha dato il via libera ad un disegno di legge in quattro articoli che modifica l’articolo 143-bis del Codice Civile. Le disposizioni – continua Franceschini – che si applicheranno alle dichiarazioni di nascita successive all’entrata in vigore della legge prevedono che il figlio “assume il cognome del padre ovvero, in caso di accordo tra i genitori risultante dalla dichiarazione di nascita, quello della madre o di entrambi i genitori”. La nota del Consiglio dei Ministri sottolinea poi che “nel dare piena attuazione alla sentenza della Corte Europea inerente al cognome materno, tuttavia il Consiglio dei Ministri ha rilevato che la complessa materia presenta ulteriori profili che, oltre ad essere ovviamente aperti al dibattito parlamentare, saranno in sede governativa approfonditi da un gruppo di lavoro presso la Presidenza del Consiglio, con la partecipazione dei rappresentanti dell’Interno, degli Affari Esteri, della Giustizia e delle Pari Opportunità”. L’entusiasmo – conclude Franceschini -per la repentina risposta del Governo italiano alla Corte di Strasburgo e le affermazioni del Presidente Letta, si attenua soffermandoci sul passaggio “…in caso di accordo tra i genitori…”. Ci siamo avviati davvero verso l’affermazione di un principio di civiltà e di parità o ci troviamo di fronte all’ennesimo “aggiustamento all’italiana”?». Della vicenda legata al cognome della mamma ai figli si è occupata anche Valentina Fabri nella sua rubrica DonnaLife (leggi) Foto (archivio) RietiLife ©