La prima squadra della Npc, guidata dal tecnico Luciano Nunzi e dai vice Paolo Matteucci e Alessandro Rossi, è entrata ufficialmente in silenzio stampa. La decisione, appoggiata e sostenuta dal presidente Cattani, ha un valore di protesta contro le condizioni in cui versa il PalaSojourner, già negli scorsi mesi reso più volte inagibile dalla mancata accensione dell’impianto di riscaldamento (leggi). “La situazione sembrava essersi normalizzata a dicembre – ha scritto la società in una nota – ma al rientro dalla pausa natalizia, il 2 gennaio, la prima squadra ha trovato come regalo un campo a temperatura inferiore a 9 gradi. Impossibile allenarsi in un campo freddo a rischio di provocare contratture ed infortuni agli atleti oltretutto in preparazione della partita più importante del girone di andata, quella in cui la prima (Latina) e la seconda (Rieti) si confrontano per il primato della classifica. La goccia è traboccata dal vaso questa mattina, quando coach Nunzi in veste di genitore si è recato al Palasojourner dove suo figlio parteciperà con la sua squadra romana al Torneo della Befana ed ha trovato il riscaldamento acceso”. COACH NUNZI Così ha commentato Nunzi. “Sono contento da genitore che mio figlio possa giocare in un ambiente confortevole – ha dichiarato l’allenatore della NPC Rieti – ma sinceramente mi sento molto preso in giro e come me, i miei assistenti ed i miei giocatori. Non c’è tutela nei confronti della prima squadra cestistica della città, non c’è interesse, né rispetto per il mio lavoro e quello che tutta la squadra sta facendo, indossando i colori di Rieti, se i riscaldamenti vengono accesi arbitrariamente, a giorni sì ed altri no. Non siamo tutti cittadini reatini, altrimenti avremmo l’arma del voto nel rimpallo di responsabilità politiche cui sembra far capo la situazione del palazzetto, perciò l’unico modo di farci sentire è quella di togliere la nostra voce e la nostra faccia dalle trasmissioni radiofoniche, televisive e nelle interviste stampate, non per creare problemi a chi fa il lavoro giornalistico, ma per dimostrare il nostro profondo dissenso e scoramento”. La società avalla la decisione della prima squadra. “Non abbiamo più frecce da sparare al nostro arco – hanno concluso – la situazione del PalaSojourner sembra avvolta da una nebulosa della quale si stenta a fare chiarezza, mentre quello di cui ha bisogno la Npc è semplicemente una certezza definitiva, sia essa positiva o negativa, per organizzarsi nel prosieguo del suo campionato”. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©