Il successo di Renzi e soprattutto della partecipazione alle primarie rende soddisfatto il capogruppo PD reatino Alessandro Fiorenza che ha firmato il comunicato che proponiamo di seguito, a margine dei risultati nazionali e locali (leggi) riguardo alle consultazioni interne al PD che ieri hanno incoronato con un largo consenso il sindaco di Firenze alla guida della segreteria del partito.
“Quando, nell’Ottobre del 2011, a Firenze, dal palco della Leopolda, Matteo Renzi attaccò la vecchia classe dirigente “che cambia nome al partito, ma resta sempre lì, mentre in tutta Europa il partito è lo stesso e a cambiare sono i leader!” eravamo in pochi a crederci. E ancora in pochi eravamo lo scorso anno, a fine Giugno, quando con un gruppo di amici partimmo per Firenze per partecipare ad un assemblea di oltre mille amministratori organizzata dallo stesso Renzi (quella del discorso della polaroid, per chi se lo ricorda). Ed eravamo sempre in pochi, almeno dentro il partito, a chiudere i gazebo la sera del 2 Dicembre 2012 convinti che quella sconfitta non fosse la fine di un idea, o l’abbandono di un progetto, ma fosse una tappa fondamentale nel nostro percorso di crescita. Quella di ieri è una giornata storica. E chi oggi piange l’avvento di un democristiano alla guida dei progressisti, o lamenta la scomparsa della sinistra italiana, dimostra di non aver capito niente – niente – di quello che è successo ieri. Una partecipazione incredibile, innanzi tutto, anche qui, anche a Rieti, e una vittoria, quella di Matteo Renzi, che si afferma con un’investitura popolare fortissima, che va ben al di là delle più ottimistiche previsioni. Le primarie di ieri sono il vero atto fondativo del Partito Democratico, c’è una nuova generazione che si è affermata con le sue forze, senza padrini, con lealtà, combattendo una bellissima battaglia di idee. Un partito coraggioso, contemporaneo, che guarda al futuro e vuole vincere, che non ha paura di mettere in discussione i propri dogmi, di dire che anche il sindacato deve cambiare, che la sinistra degli ultimi anni ha sbagliato perché ha difeso solo i garantiti lasciando ai margini i giovani e i precari, e che è di sinistra saper dare risposte vere agli imprenditori, perché senza l’Impresa non c’è lavoro. E che è di sinistra essere gli unici in Europa a far scegliere il nostro Segretario agli elettori, e non solo agli iscritti, e avere la capacità di essere inclusivi, e aperti, e provarci davvero a convincere a votare per noi chi alle passate elezioni la pensava diversamente. E a tutti gli (ex) elettori di centrodestra che ieri hanno scelto di partecipare alle primarie io dico: benvenuti! Perché se c’è qualcuno che deve preoccuparsi per questa partecipazione, quelli non siamo noi, non è il PD, ma sono i suoi avversari (e, intendiamoci, avversari sia esterni, che interni al centrosinistra). Infine, grazie. Grazie a chi su questo territorio ci ha creduto sin dal principio, grazie anche a chi è arrivato quest’anno ed ha scelto di fare un passo indietro e, per usare le parole di Matteo, non è salito sul carro, ma lo ha spinto, davvero, aiutando e lasciando spazio ai giovani, alle donne e agli amministratori del territorio. E grazie ai tantissimi cittadini che, nonostante tutto, al vaffa hanno preferito la proposta, e ci hanno dato fiducia. E’ una responsabilità enorme”. Foto (archivio) RietiLife ©