“Pasquale da Cittaducale”, nella sua consueta rubrica indipendente su RietiLife, ci racconta la sua assenza dalla città, negli ultimi quattro mesi, e le sue sensazioni nel guardarla da lontano e nel tornare…
“Eccomi qua. Son tornato a casa dopo un periodo di lavoro lontano da Rieti e dall’Italia. Per quattro mesi sono stato ospite della mia azienda in Spagna, a Barcellona per la precisione, dove lo scorso 5 ottobre ho anche assistito al Camp Nou (che stadio ragazzi!!!) alla vittoria del Barca (4-1) contro il Valladolid. Ho visitato la Sagrada Familia, Barcelloneta, le Ramblas e sono rimasto davvero entusiasta. Debbo dire e riconoscere che la Spagna e la Catalogna in particolare sono posti interessanti. È la prima volta dopo 20 anni che mi allontano così tanto dalla mia terra e dalla mia famiglia, con cui sono rimasto in contatto attraverso un monitor grazie a Skype. Per il resto ho vissuto la mia realtà attraverso i siti online a partire da RietiLife che, come sempre, mi ha tenuto molta compagnia con i quali ho potuto monitorare fatti e personaggi di Rieti. Appena atterrato ho ricevuto la telefonata del direttore che oltre al bentornato mi ha esortato immediatamente nel tornare a scrivere visto che, a detta sua, molta gente ha chiesto che fine avessi fatto. Il tempo di respirare l’aria di Rieti, dare una letta ai giornali, fare un giro per la città, rispolverare gli appunti presi in Catalogna che fare il punto sulla situazione non è poi così difficile. Sì, non è difficile anche perché le cose sono rimaste come le avevo lasciate, anzi rimanendo tali e quali credo sia stato fatto poco, almeno di visibile. La cosa che mi lascia sconcertato, così come la gran parte dei reatini, è legata ad una serie di cose che in quest’ultimo periodo hanno messo in luce la parte più brutta di questa città. Mi riferisco alla vicenda del comandante dei Vigili, Enrico Aragona, e del camper che sembra essere stato di proprietà del suocero. Mentre ero in Spagna mi è arrivata la notizia del dirigente comunale, Carlo Ciccaglioni, sospeso per peculato per essersi appropriato, sembrerebbe, di circa 20mila euro, denaro derivante dalla vendita dei biglietti e dei gadgets relativi alla mostra “Francesco il Santo”, svoltasi a Rieti tra giugno e novembre 2012 e vi garantisco che nell’hotel dove alloggiavo, con circa trenta italiani, non abbiamo fatto una bella figura specie quando per queste vicende siamo finiti sulle pagine de L’Espresso che ci ha sputtanato per bene. Le cose, però, mi sembrano essere rimaste così, in attesa di essere dipanate e chissà quanto altro tempo passerà. E per finire non posso non tornare a parlare della Ztl. Mamma mia che casino! (forse è meglio che usi la parola caos, sennò il direttore mi rimprovera…). Via Cintia: prima la aprono, poi la chiudono, poi la riaprono, poi la richiudono… e adesso l’hanno riaperta! Perché? Possibile che una volta prese, queste decisioni sono soggette a cambiamenti che fanno cadere nel ridicolo chi le prende, lasciando nel caos più totale (era meglio casino, qui) la cittadinanza che non ha più parole per definire quanto accade. Capiamo che la Giunta non ha la bacchetta magica e che il sindaco Petrangeli non è il Mago Zurlì, ma certo è che di questo passo sarà difficile risollevarci. Infine… sto leggendo e sto vedendo la foto di Lidia che parla di Forza Italia e Storace di Alleanza Nazionale: ma siamo tornati nel ’94? A presto”. (Pasquale da Cittaducale) Foto: RietiLife ©