Serata di confronto politico e non solo in sala consiliare del Comune di Rieti. Il senatore Franco Marini ed il viceministro dell’economia Stefano Fassina sono intervenuti a sostegno della candidatura di Gianni Cuperlo alla segreteria nazionale del Partito Democratico. Fassina e Marini, presentati dall’esponente del Pd reatino Elena Leonardi (candidata alle ultime primarie del centrosinistra per le ultime elezioni comunali) hanno ascoltato le testimonianze dei lavoratori reatini che hanno perso il lavoro e lo stanno perdendo. FASSINA E SCHNEIDER Tanti, infatti, i lavoratori della Schneider presenti in sala consiliare, che hanno descritto la loro situazione al viceministro. “Come si fa a chiudere un sito che per 30 anni raggiunge tutti gli obiettivi?”, si sono chiesti ed hanno chiesto i dipendenti della multinazionale con sede a Parigi. “Sentirò Zanonato per sapere a che punto è il tavolo – ha risposto Fassina – bisogna impedire la chiusura di quelle aziende che, come in questo caso, sono sane. Risolvere i problemi dell’Italia – ha aggiunto il viceministro elencando altri problemi del Paese ed anche tutto ciò che il governo Letta ha fatto sulle politiche del lavoro – non è facile, a Roma non c’è la bacchetta magica. Dico che non possiamo rinunciare alla manifattura, in questo territorio come in altre zone d’Italia. Reputo questo incontro utile, perchè come da obiettivo del programma di Cuperlo, il partito incontra i territori e le persone per carpirne i problemi”. MARINI Tema centrale dell’incontro (iniziato con un forte ritardo) il lavoro, che anche Franco Marini non ha esitato nel mettere al centro degli obiettivi del PD: “Il lavoro è un punto centrale – ha affermato dopo aver ripercorso la situazione politica ed economica del Paese – dobbiamo opporci al lavoro precario e tornare a garantire quello a tempo indeterminato”. All’incontro ha relazionato anche Enza Bufacchi, esponente Pd e presidente di Asm, che ha fotografato la situazione delle imprese nel reatino (“14mila micro e piccole imprese alcune di grande valore, che però soffrono molto”) anche in rapporto al territorio ed alla popolazione. Durante gli interventi non sono mancate le risposte dei lavoratori esasperati dalla platea ed è volato pure qualche “vergognatevi”. “Cosa pensa che succederà, Fassina, quando a gennaio non avrò più il lavoro?” ha chiesto una lavoratrice al viceministro che e ha risposto “Dobbiamo evitare tutto questo, e lo dobbiamo fare tutti insieme”. Al termine Fassina e Marini hanno approfondito con lavoratori e sindacati la situazione lavorativa nel reatino, venendo a conoscenza, grazie a chi le segue tutti i giorni, dei tavoli e delle vertenze riguardanti il nucleo industriale. (Redazione) Foto: Gianluca VANNICELLI /Agenzi PRIMO PIANO ©