Anche il Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Rieti ha aderito alla Campagna Nastro Rosa 2013 della Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori), che quest’anno ha come testimonial l’attrice Margherita Buy e che punta in questo mese di ottobre alla sensibilizzazione e all’informazione sul cancro alla mammella, primo big killer della popolazione femminile. Nata nel 1989 da un’idea di Evelyn Lauder, la Campagna si articola in una serie di iniziative che comprendono visite gratuite ed eventi speciali. A Rieti, il Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Rieti ha aderito all’iniziativa della Lilt (la sezione provinciale è presieduta dal dottor Roberto Tempesta, mentre Valentina Liguori è la presidente della Consulta femminile) colorando di rosa il centro cittadino e promuovendo una cena di sostegno alla Lilt in programma nelle prossime settimane. “Abbiamo seguito, nel nostro piccolo, l’esempio di Milano che ha illuminato di rosa le principali vie dello shopping – ha dichiarato Antonella Torda, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Rieti – ed in città troverete molti negozi esporre le locandine della Campagna Nastro Rosa, mentre in Piazza Vittorio Emanuele II abbiamo puntato l’attenzione sulla fontana ornandola con decine di rose per ricordare a tutti l’importanza dell’azione che la Lilt sta portando avanti, anche nel nostro territorio”. LA CAMPAGNA L’obiettivo è quello di promuovere l’importanza della diagnosi precoce, come spiegato dal presidente nazionale della Lilt, Francesco Schittulli: “Da recenti dati e studi – ha dichiarato – si stima che in Italia siano oltre 46.000 i nuovi casi annui di carcinoma mammario. L’aumento dell’incidenza del tumore al seno è stata pari a circa il 14% negli ultimi sei anni e, in particolare, per le donne tra i 25 e i 44 anni l’incremento è stato del 29% circa. Le nuove tecnologie diagnostiche di imaging sempre più precise e sofisticate, insieme alla risonanza magnetica mammaria (RMM), consentono oggi di poter individuare lesioni millimetriche in fase iniziale, quando il grado di malignità e l’indice di aggressività sono bassi e il processo di metastizzazione è pressoché nullo. Scoprendo un carcinoma al di sotto del centimetro, la probabilità di guarire sale di oltre il 90% e questo permette di eseguire interventi conservativi, che non provocano sensibili danni estetici alla donna, a beneficio quindi dell’integrità della sua femminilità”. Foto: Gruppo Giovani Comfcommercio ©