Il sindaco Simone Petrangeli e l’assessore alle Culture e al Turismo, Diego Di Paolo, insieme al professor Alessandro Jaia dell’Università di Roma (al centro), all’archeologo Carlo Virili e al direttore della Biblioteca Paroniana, Monica De Simone, hanno presentato stamattina in Municipio la terza campagna di scavi archeologici nella necropoli di Campo Reatino. La campagna inizierà il 29 luglio e vedrà impegnati, per tutto il mese di agosto, circa 30 studenti provenienti da varie università italiane e straniere. Lo scavo, promosso dall’assessorato alle Culture e dal Museo Civico di Rieti, sarà diretto dalla Sapienza-Università di Roma, Dipartimento di Scienze dell’Antichità, su concessione ministeriale rilasciata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio. CAMPAGNE PRECEDENTI Le precedenti campagne di ricerca hanno messo in luce un’importate necropoli a incinerazione risalente al 1000 a.C., periodo in cui inizia il processo di formazione dell’etnos sabino, in altri termini, lo scavo – il primo effettuato a Rieti in maniera scientifica e sistematica – si propone di indagare e comprendere le origini delle genti sabine che fin dall’inizio appaiono culturalmente legate ma indipendenti dal popolo dei latini. L’area archeologica sarà aperta al pubblico ogni sabato mattina a partire dal 10 agosto tramite delle visite guidate organizzate e dirette dal personale del Museo Civico. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©