L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA…

La rimonta finale di Samuele Dini, splendido secondo posto nei 5000 a due giorni dall’argento del gemello Lorenzo, la cavalleria rusticana di Lorenzo Perini tra gli ostacoli bassi, ancora record italiano e battuto soltanto dal neo primatista europeo, il sud d’Italia che si mette in marcia con Vito Mineo. Le medaglie azzurre salgono a sei dopo tre giornate di Eurojunior, alla vigilia della gran chiusura, con Roberta Bruni che vuole arpionare la storia all’ultima uscita con la Studentesca Cariri prima del passaggio ufficiale in Forestale. Pretendere una giornata intera di sole sarebbe troppo, si è capito: e infatti il cielo balla, prima risplende, poi si riannuvola, bagna la pista e soffia vento in faccia agli atleti. Poi disegna pure un arcobaleno. Ma tutto sole sarebbe stato più bello. Fuori dalla finale il reatino Francesco Proietti, è la consolazione è che per passare tra i primi otto nei 400hs sarebbe servito un miracolo. Per la Cariri, buon settimo posto di Monia Cantarella nel peso e promozione in finale con la 4×400 per Vincenzo Vigliotti. L’eroe è Lorenzo Perini: che futuro per questo sorridente giovanotto lombardo, che affonda le radici nel Reatino, a Contigliano. 13″30 nei 110hs, finora “la” gara di Rieti2013. Il francese Whilem Belocian spara il record europeo junior e centra il primo oro internazionale dopo due bronzi mondiali. L’antitrust prepara l’istruttoria per abuso di posizione dominante nei confronti della Gran Bretagna, che all’indomani dell’oro nei 100 maschili monopolizza anche l’intero podio nei 200 maschili (Mitchell-Blake, Reid, Hudson-Smith) e i primi due gradini di quello femminile, con Dina Asher-Smith e Desiree Henry, una delle sette atlete britanniche che ha acceso il braciere di Londra 2012. Oro bis per Emel Dereli (Turchia, peso) e Anita Hinriksdottir (Islanda, 800) dopo i mondiali allievi di Donestk della scorsa settimana. Hinriksdottir sul podio con le pantacalze della Studentesca Cariri. Nella speranza che domani il rossoblù Cariri possa luccicare davvero su quel podio. (di Nazareno ORLANDI) Foto: Emiliano GRILLOTTI ©

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