Sono parole dure quelle che il consigliere comunale del gruppo misto Sonia Cascioli riserva alla maggioranza. Cascioli pesca nelle spaccature interne al centrosinistra e soprattutto nei vari post sui social network degli esponenti di quest’ultimo schieramento.
«Dopo aver ascoltato il rumore delle fibrillazioni interne ad una maggioranza che ha evidenziato delle crepe strutturali sin dal primo giorno di mandato, sono andati in scena una lunga serie di episodi di insofferenza che testimoniano come, dietro la facciata ripulita di un consiglio comunale silente ed ossequioso alla volontà della giunta, ci sia una coalizione in ebollizione che incartata sulle proprie contraddizioni sta vorticosamente inabissando la città. Di cosa sto parlando? Solo per rimanere alla cronaca degli ultimissimi giorni, mi riferisco al dibattito per nulla chiarito sulla variante al Piano Regolatore Generale che dovrebbe santificare l’operazione alberghiero che tanti mal di pancia ha prodotto in seno alle varie anime del PD reatino e per la quale quella parte della sinistra, che al tempo della giunta Emili aveva speso tante energie nel denunciare ciò che assolutamente non andava fatto (sindaco Petrangeli in primis), è tanto attesa al voto. Ed ancora, il recentissimo non voto del consigliere “anziano” Anna Maria Massimi che, nel definire questo consiglio comunale “imbarazzante”, ha evidentemente preso le distanze da tutto e da tutti. E poi la rincorsa dell’assessore Mezzetti che, dopo aver mostrato come in un attimo si possa fare scempio delle regole che disciplinano la vita del consiglio comunale, ha dovuto chiarire chi decide per il comune tra il sindaco e la Fondazione Varrone. Il giovane attore professionista della politica locale ha optato per la prima ipotesi, sebbene l’altrettanto giovane capogruppo del PD Alessandro Fiorenza aveva già aperto le danze su Facebook postando testualmente: “Leggo sul Corriere di Rieti un importante esponente della comunità reatina annunciare ai cittadini: Toglieremo la caciotta di piazza San Rufo, forse la porteremo allo stadio, stiamo vedendo. Chi è? Il sindaco? Un assessore? Un consigliere di maggioranza? No, è il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio”. Se questo post, con un po’ di benevolenza, può essere licenziato ancora come criptico nelle sue determinazioni, arriva un altro giovane consigliere del PD, Ilaria Barbante, a sciogliere ogni dubbio sul pensiero che una parte importante di questa maggioranza ha di questo sindaco, postando subito dopo “che attualmente sta svolgendo la funzione di sindaco!”, riferendosi ovviamente al presidente della Fondazione Varrone. Ed ancora su Facebook, un’altra new entry per la maggioranza nel consiglio comunale, Emanuele Donati, prende le distanze dal “vero centro del potere reatino” dichiarando di non farne parte. Allora, io che sono un giovane consigliere comunale alla prima esperienza in politica e che naturalmente faccio fatica a comprendere le grandi manovre ed ancor di più i grandi interessi economici che si muovono dietro il governo di una piccola città come Rieti (ma che forse giustificano la campagna elettorale milionaria del Sindaco Petrangeli!), ho però ben capito perché la città è imbrigliata e in un anno non ha fatto passi in avanti. La verità è che sulle questioni dirimenti per il futuro di Rieti questo governo cittadino la pensa per una parte in un modo e per l’altra parte nel modo esattamente opposto. E’ forse per questo che la politica urbanistica è pari a zero? La politica di sviluppo produttivo è pari a zero? La politica di dialogo con il tessuto sociale è pari a zero? Ma allora, a chi vale la pena indirizzare queste domande sperando di ottenere una risposta?» (Redazione) Foto: Emiliano GRILLOTTI © 9 Giugno 2013