Nuova puntata della rubrica “ParlamentoLife”, uno spazio gratuito e indipendente che mettiamo a disposizione del deputato Fabio Melilli per informare i cittadini, periodicamente, su quanto accade alla Camera dei Deputati e nelle relative commissioni.
Questa mattina il Ministro Moavero ci ha relazionato sul recente vertice Europeo. Due le questioni affrontate in quella sede: Energia e Fisco. Sul primo tema il vertice si è concentrato sulla necessità di accelerazione del mercato unico europeo dell’energia, anche al fine di eliminare un vero e proprio “spread energetico” che, per quanto ci riguarda, penalizza fortemente il nostro paese. Va ridotta la dipendenza dell’U.E. dalle importazioni (e quindi va incrementata la produzione di energia) e vanno costruite le condizioni perché ci sia, in Europa, un acquirente unico, così da aumentare la capacità contrattuale. Vanno migliorate le interconnessioni (non esiste una unica rete di connessione nei 27 paesi dell’U.E., va data maggiore attenzione alla produzione di energie rinnovabili e va prestata maggiore tutela agli utenti “vulnerabili” (famiglie meno abbienti e imprese ad alto consumo energetico). Sul tema della fiscalità si è registrato che la competitività fiscale non ha portato all’abbassamento delle aliquote e va per questo accelerato il percorso che dovrà portare all’armonizzazione delle aliquote, che resta un obiettivo del Trattato. Si accentuerà la lotta alle frodi fiscali ed alla trasparenza nello scambio di informazioni. Il Ministro, oltre a fornire informazioni sull’importante traguardo raggiunto dall’Italia, che esce dalla procedura di infrazione (aumentando così la capacità di investire), ci ha ricordato le raccomandazioni dell’Europa (determinazione dell’Italia a procedere sulla strada delle riforme e scelte volte a trasferire il carico fiscale dal lavoro e dalle imprese ai consumi e ai patrimoni) e ci ha informato sul negoziato in corso tra Parlamento e Consiglio, sulle dimensioni economiche del prossimo bilancio 2014-2020. Il Parlamento Europeo ha infatti criticato lo stanziamento previsto (pari all’1% del P.I.L.) e per questo si è deciso di introdurre una clausola di revisione per aumentarlo e destinare le risorse aggiuntive alla crescita e alla diminuzione della disoccupazione giovanile. Il nostro governo ha ottenuto che già da giugno si affronti con più determinazione il tema della disoccupazione giovanile.
Foto: Emiliano GRILLOTTI © 30 Maggio 2013