I Sindaci si ribellano alla chiusura della Banca Intesa Sanpaolo di Stimigliano Scalo: “Un duro colpo per 11 Comuni e 25mila cittadini”

Si alza forte la protesta dei Sindaci della Bassa Sabina contro l’ipotesi, ormai sempre più concreta, della chiusura dell’unica agenzia bancaria aperta al pubblico presente sul territorio: quella di Intesa Sanpaolo in via dei Casali, a Stimigliano Scalo.

A lanciare l’allarme è stato il Sindaco di Stimigliano, Franco Gilardi, che ieri ha ricevuto la visita di due dirigenti del gruppo bancario, i quali – seppur in forma non ufficiale – hanno comunicato l’intenzione dell’istituto di procedere alla chiusura dell’agenzia: “Una notizia surreale – commenta Gilardi – se si considera la mole di lavoro quotidiana sostenuta dalla filiale, punto di riferimento per un bacino d’utenza di circa 25.000 persone. Non stiamo parlando solo di Stimigliano, ma dell’unico sportello bancario ancora operativo in 11 comuni limitrofi, tra le province di Rieti e Roma”.

La chiusura – prosegue Gilardi – significherebbe togliere un servizio essenziale a tantissimi cittadini, in gran parte anziani, che nel tempo avevano trasferito i loro conti proprio su questa sede dopo la chiusura progressiva delle altre agenzie sul territorio. Molte anche le attività commerciali che ogni giorno si servono dello sportello per operazioni di cassa e gestione.

La mobilitazione dei Sindaci

Proprio per tutelare i propri concittadini, undici sindaci hanno deciso di scendere in campo con una protesta formale. Nel caso in cui la chiusura venisse ufficializzata da parte del gruppo Intesa Sanpaolo, sarà inoltrata al Prefetto di Rieti una nota congiunta, firmata dai primi cittadini dei seguenti Comuni:

  • Franco Gilardi (Stimigliano)
  • Oreste Pastorelli (Forano)
  • Miranda Glandarelli (Tarano)
  • Gregory Paolucci (Sant’Oreste)
  • Rino Cerquetani (Ponzano Romano)
  • Daniele Malpicci (Filacciano)
  • Paolo Rinalduzzi (Cantalupo in Sabina)
  • Egisto Colamedici (Selci)
  • Federico Vittori (Collevecchio)
  • Michele Concezzi (Torri in Sabina)
  • Marino Capanna (Vacone)

Una mobilitazione compatta e trasversale, a cui il Sindaco Gilardi rivolge un sentito ringraziamento: “Ringrazio i colleghi per aver compreso subito la portata territoriale di questa scelta aziendale. Il nostro intento è quello di difendere, con forza ma con civiltà, il diritto dei nostri cittadini a mantenere un presidio di servizio fondamentale”.

L’appello ai correntisti: “Facciamoci sentire”

Nel frattempo, l’amministrazione invita anche i correntisti a prendere posizione e a chiedere spiegazioni direttamente alla Banca. “Solo unendo le forze, istituzioni e cittadini, possiamo provare a fermare questa decisione che penalizza intere comunità. Abbiamo deciso di agire per tempo, prima che l’ufficialità ci trovi impreparati”.

Una battaglia che si annuncia dura, ma che ha già trovato compattezza e determinazione su tutto il territorio.

 

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