Movimento Indipendenza: a Rieti il via al nuovo percorso politico

Sabato 29 marzo, a Rieti, il Movimento Indipendenza ha ufficialmente inaugurato il suo nuovo cammino politico, proponendosi come alternativa al pensiero unico dominante e opponendosi con fermezza all’Unione Europea, accusata di essere guidata da tecnocrazie e lobby. L’evento è stato aperto da Massimo Arlecchino, presidente nazionale del movimento, che ha presentato il manifesto per l’uscita dall’UE, frutto della collaborazione con autorevoli intellettuali. Nel suo intervento, Arlecchino ha ricordato la vicenda di Gianni Alemanno, segretario del partito, attualmente detenuto in quella che ha definito una “carcerazione ingiusta”, sottolineandone il valore politico e umano.

A seguire, Marco Pelagatti, responsabile regionale per il Lazio, ha portato i saluti del coordinamento regionale, evidenziando il significato dell’incontro per il radicamento del movimento sul territorio. Chicco Costini, vice segretario nazionale, ha illustrato la missione del Movimento: “Ci siamo posti una sfida ambiziosa: costruire un’alternativa politica, culturale e comunitaria per l’Italia. Vogliamo liberarci dal giogo dell’Unione Europea, opporci a visioni antiidentitarie e omologanti e contrastare l’egemonia straniera che spinge i popoli europei a rinnegare la propria storia”. Costini ha enfatizzato l’obiettivo di superare divisioni interne e personalismi, cercando una sintesi per unire diverse anime sotto un’unica bandiera. “Abbiamo messo in campo idee, sogni e speranze, con l’impegno di costruire qualcosa di concreto”, ha aggiunto. La grande partecipazione registrata a Rieti, secondo Costini, dimostra una diffusa voglia di cambiamento: “Abbiamo ritrovato il nostro popolo e percepito la fiducia di chi cerca risposte, non potere”.

Un momento significativo della giornata è stato l’intervento di Beppe Lauria, responsabile nazionale enti locali, che ha sottolineato la presenza di Zmago Jelincic Plementil e Teodor Goznicar, esponenti del partito sloveno SNS, e di Lazlo Sipos, esperto di politiche comunitarie. “La loro partecipazione apre una collaborazione strategica con i movimenti sovranisti europei dell’ESN, che include l’AfD tedesca a Bruxelles. È un passo cruciale per un fronte comune contro l’UE e per un’Europa delle nazioni sovrane”, ha dichiarato Lauria. In quest’ottica, Fabio Filomeni (Europa Sovrana ed Indipendente) e Brian Carelli (Area Sovranista) hanno espresso disponibilità a costruire una piattaforma unitaria delle forze sovraniste italiane: “Lavoreremo insieme per ridare sovranità e voce al popolo”.

Diverso l’approccio di Simone Di Stefano, che, pur condividendo l’uscita dall’UE, ha insistito su un’Italia totalmente indipendente come unica soluzione. Di particolare rilievo l’intervento di Rainaldo Graziani, cartografo, che ha analizzato i condizionamenti stranieri e lobbistici sulla classe dirigente europea, proponendo un dialogo costruttivo con la Federazione Russa: “Un’Europa confederale, fuori dall’UE, deve instaurare rapporti economici, politici e commerciali solidi con la Russia per competere nel mondo multipolare”. Una visione condivisa dai presenti, che ne hanno fatto un punto di convergenza. Seguendo l’eredità politica di Gianni Alemanno, il Movimento Indipendenza punta a rafforzare la propria presenza nazionale. Il convegno si è chiuso con la proposta di una nuova tavola rotonda per definire una collaborazione strutturata tra i movimenti sovranisti. La sfida è lanciata, il percorso è appena iniziato.

Foto: RietiLife ©

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