La Ricci incontra nonna Genesia per la Giornata della Memoria

Una pagina di storia studiata ascoltando la testimonianza diretta di nonna Genesia Tavani, 91 anni di Cantalice. Quella sulla Giornata della Memoria, nella scuola media “Angelo Maria Ricci” diretta dalla professoressa Paola Testa, è stata una lezione speciale. Fatta di sguardi intensi e occhi lucidi, silenzi eloquenti e sorrisi accennati. Lo scambio di emozioni ha coinvolto gli alunni delle classi IIF e III F che, insieme alle docenti Elisa Masotti e Federica De Angelis, hanno ascoltato il racconto commosso del vissuto di Genesia negli anni trascorsi dopo l’Armistizio del ’43, quando i tedeschi razziavano i territori di Poggio Bustone e Cantalice per rifornirsi di viveri. “Ricordo con molta lucidità – ha testimoniato la signora Genesia – il lungo corteo dei tedeschi, armati fino ai denti, che vedevo scendere impettiti da Poggio Bustone per raggiungere la Torretta. Camminavano a testa alta al seguito di asini, maiali e cavalli. Avevo circa dieci anni e a distanza di tanto tempo mi porto ancora dietro la paura e la rabbia che hanno segnato la mia vita. Orribile la paura di morire, soprattutto quando gli aerei sganciavano le bombe”.

E cosa facevate quando erano in atto i bombardamenti? La domanda di un alunno interrompe il racconto che riprende così: “Correvamo all’impazzata, in direzione del rifugio che era stato realizzato vicino ad un fosso. Qui rimanevamo nascosti per ore e spesso, per il grande timore, mi capitava di svenire. E che grande sofferenza che è stata quella di sapere che il mio fratellastro, Antonio Tavani, era prigioniero in Germania. Pensate che beveva il sangue degli uccellini deceduti. E voi, ragazzi, siete fortunati.. Apprezzate la vostra fortuna e… studiate, studiate, studiate. Io ho il rimorso di non averlo potuto fare”.

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