Attese troppo lunghe per un esame? Ora la Regione rimborsa: ecco come

Un nuovo strumento di tutela per i pazienti laziali alle prese con le lunghe liste d’attesa è stato recentemente attivato. Come riportato dal Corriere di Rieti, si chiama “Percorso Garanzia” e permette ai cittadini di ottenere il rimborso delle spese sostenute per visite ed esami svolti privatamente, qualora il servizio sanitario pubblico non riesca a garantire le prestazioni entro i tempi previsti dalla legge.

Il modulo, scaricabile dai siti delle Asl, deve essere compilato dai pazienti quando i tempi di attesa per l’appuntamento richiesto superano i limiti stabiliti per le diverse priorità. Questi limiti includono:

  • Prestazioni urgenti, da erogare entro 72 ore;
  • Prestazioni brevi, entro 10 giorni;
  • Prestazioni differibili, entro 30 giorni per le visite e 60 giorni per le prestazioni strumentali;
  • Prestazioni programmabili, entro 120 giorni.

“Si tratta di un importante passo avanti verso una sanità più efficiente e rispettosa dei diritti dei cittadini”, ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, annunciando l’attivazione del “Percorso Garanzia” in commissione sanità. “Con questo strumento, le Asl saranno obbligate a garantire le prestazioni entro i termini previsti, pena il rimborso delle spese sostenute dai pazienti per rivolgersi al privato”, ha aggiunto.

Il meccanismo è semplice: una volta compilato il modulo, con allegati il numero di prenotazione e il documento di identità, la Asl è tenuta a fornire una risposta formale. In caso di indisponibilità di strutture pubbliche o accreditate in grado di erogare la prestazione entro i tempi previsti, l’azienda sanitaria dovrà garantire l’erogazione in regime di intramoenia, senza oneri aggiuntivi per il paziente, che pagherà solo il ticket.

“La legge che prevede questa possibilità risale a 27 anni fa, ma è rimasta lettera morta per troppo tempo. Ora, grazie all’impegno della Regione Lazio, i cittadini avranno finalmente uno strumento concreto per far valere i propri diritti”, ha sottolineato Rocca.

I primi risultati del “Percorso Garanzia” si stanno già concretizzando. Nell’Asl Roma 4, un paziente è stato rimborsato per una visita ortopedica che avrebbe dovuto essere garantita entro 30 giorni. La visita è stata effettuata in regime di intramoenia a causa della mancanza di disponibilità nel pubblico entro i tempi previsti. Come si legge nella delibera dell’Asl: “Diffidata dal paziente ad erogare la visita ortopedica in regime libero-professionale, nel rispetto della classe di priorità assegnata dal medico, senza alcun onere a carico, rappresentando l’impossibilità di prenotare la prestazione per il tramite del Cup, la stessa Asl ha dovuto riconoscere l’assenza di riscontro da parte dell’azienda con la prestazione specialistica poi eseguita in regime di intramoenia con il costo di 158 euro”. L’azienda sanitaria, non potendo contestare il credito, ha quindi provveduto al rimborso, evitando l’avvio di un’azione monitoria e ulteriori oneri.

Con questa iniziativa, il Lazio punta a rafforzare la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario regionale, offrendo una risposta concreta alle esigenze di chi si trova ad affrontare lunghi tempi di attesa per visite ed esami.

Foto: RietiLife ©

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