“Dopo la bocciatura degli aumenti delle tariffe idriche, che a parere del Presidente della società partecipata erano necessarie per migliorare il servizio, il silenzio è nuovamente calato sull’intera vicenda”. Lo dice Alberto Paolucci, segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina Romana.
“Ormai sappiamo che su Aps le sorprese sono sempre dietro l’angolo e il più delle volte intaccano i bilanci familiari delle persone che vivono in questa provincia – spiega Paolucci – Molto probabilmente dietro questa apparente quiete si nasconde la richiesta del CdA di Aps all’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) di approvare il piano tariffario facendo carta straccia della volontà dei soci, che si sono già espressi negativamente lo scorso dicembre”.
“Potrebbe quindi accadere – aggiunge Paolucci – che Arera diffidi Ato3 obbligandolo ad approvare un piano tariffario, addirittura peggiorativo rispetto a quello bocciato nella conferenza dei sindaci”.
“La questione è diventata squisitamente politica – conclude l’esponente sindacale – perché, dietro il no agli aumenti espresso dai sindaci sia di centrodestra che di centrosinistra, l’intervento di Arera aiuterebbe i soci a scaricare sull’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ogni responsabilità degli aumenti, permetterebbe a molti di fare spallucce, salvaguardando anche il CdA, di Aps che infatti ancora non si è dimesso, mentre a pagare il prezzo salato di questo giochino politico saranno i cittadini e le cittadine di questa provincia, che vedranno lievitare le tariffe idriche. Sarebbe un epilogo gattopardesco, che vogliamo scongiurare chiedendo a tutti i sindaci di non nascondersi dietro un dito e di scrivere ad Arera coinvolgendola per evitare così questo indegno scenario”.
CARO DIRETTORE,
IL SEGRETARIO PAOLUCCI ha perfettamente ragione.
BUONA SERATA.