Un raro esemplare di Biancone, noto anche con l’appellativo di “Aquila dei serpenti”, è stato soccorso dagli Agenti del Comando Stazione Forestale di Lisciano, grazie ad una telefonata giunta al numero verde di emergenze ambientali 1515. Il segnalante ha riferito della presenza di un grosso uccello in evidenti difficoltà nei pressi della località “Valle del Turano”. La pattuglia si è così portata sul posto e nell’approssimarsi al volatile gli Agenti della Forestale hanno notato che la sagoma era quella tipica di un rapace e quindi hanno pensato, nell’avvicinamento, che si potesse trattare di una Poiana, una specie di rapace particolarmente nota nel nostro territorio. Grande è stata la sorpresa quando gli Agenti hanno scoperto – dal becco adunco, l’occhio giallo e gli artigli protetti da piume – che si trattava di un raro Biancone. Considerato che le condizioni generali non facevano presumere niente di buono, il rapace è stato portato presso il Centro Faunistico di “Piano dell’Abatino” ed affidato alle cure del Prof. Antonio De Marco e del suo staff. Da un’analisi dei fatti, l’ipotesi più accreditabile è quella legata al fatto che il Biancone possa essersi ferito durante la cattura di qualche grosso rettile, infatti l’appellativo “Aquila dei Serpenti” fa riferimento sia alle dimensioni (il Biancone raggiunge i 70-75 centimetri di lunghezza con un apertura alare che può raggiungere i 190 centimetri) ma soprattutto alle sue abitudine alimentari che vedono i rettili al primo posto. Il Biancone cattura i serpenti (anche le vipere) battendo energicamente le ali per poi bloccarli con i potenti artigli e quindi mangiarli. Forse la cattura di qualche grosso rettile potrebbe aver causato dei danni alla struttura alare. Altra ipotesi è quella che il rapace si stato vittima di un attacco da parte dei corvi che con un “lavoro di squadra” sono in grado di avere la meglio anche su un rapace formidabile come il Biancone. “Il Comando Provinciale del C.F.S. di Rieti ricorda che nel caso in cui si dovesse notare della fauna in difficoltà si può contattare il numero verde di emergenze ambientali del Corpo Forestale dello Stato 1515, sempre attivo e gratuito. Si coglie l’occasione per ringraziare tutta la cittadinanza – conclude la Forestale – che è sempre sensibile ai problemi degli amici animali e crea le condizioni per soccorreli salvarli da morte sicura”. Foto: CFS © 21 Maggio 2013