Anche quest’anno si è rinnovata la tradizionale consegna di una statuina simbolica ai Vescovi delle Diocesi italiane, inerente all’iniziativa “Presepi 2024”, nata dalla collaborazione tra Confartigianato Imprese, Coldiretti e Fondazione Symbola, con l’obiettivo di mettere in evidenza i valori delle imprese di territorio e dell’artigianato, collegati a quelli della tradizione del Presepe.
Lo scorso 9 dicembre una delegazione composta da Maurizio Aluffi, Direttore di Confartigianato Imprese Rieti, Andrea Lucio Giulivi, Vice Presidente di Confartigianato Imprese Rieti e da Maurizio Papa, Vice Direttore di Coldiretti Roma-Rieti, si è recata dal Vescovo della Diocesi di Poggio Mirteto, Sua Eccellenza Ernesto Mandara, per la consegna della statuina.
Il 13 dicembre è stata la volta della Diocesi di Rieti: Franco Lodovici, Presidente di Confartigianato Imprese Rieti, Matteo Monaco, consigliere dell’Associazione, hanno consegnato a Sua Eccellenza Vito Piccinonna la statuina presepiale. Per Coldiretti erano presenti Maurizio Papa e Luigi Francia, Presidente di Coldiretti Pensionati Rieti.
Per questa edizione, la quinta, si è scelto di rappresentare il tema della qualità del Made in Italy che incarna la ricerca della materia prima, la cura delle produzioni, la certificazione e tracciabilità dei prodotti, il riconoscimento di un valore aggiunto che l’artigianalità esprime. La statuina del manufatto rappresenta la figura della casara ed è stata realizzata dal Maestro artigiano leccese Claudio Riso, eccellenza nella produzione artistica in cartapesta.
“Inserire la figura della casara – afferma Maurizio Papa di Coldiretti – esperta nella lavorazione del latte alla base di filiere di indiscusso pregio e tradizione, ci consente di parlare di un’agricoltura espressione di uno straordinario patrimonio di conoscenze che, soprattutto, nell’impresa familiare e, poi, nella filiera, devono essere tramandate, salvaguardando la ricchezza dei valori che sono custodi delle tradizioni manifatturiere”.
“Siamo felici che Confartigianato e l’artigianato in genere siano ogni anno più presenti anche nelle sedi vescovili – afferma Franco Lodovici – pur mediante un semplice manufatto, vorremmo che tutti i soggetti istituzionali, anche quelli ecclesiastici, possano essere sempre più sensibilizzati all’importanza della piccola impresa dal punto di vista della coesione sociale. Crediamo fortemente che serva il contributo di tutti per costruire un’idea diversa, più accogliente e con maggiori opportunità per chi desidera un futuro in questo territorio”.