La lettera: “Stagione teatrale, biglietti terminati in poco tempo: perché? Ci sentiamo presi in giro”

Segnalazione di una lettrice a RietiLife. Repliche a [email protected]

Gentile Redazione,

scrivo come lettrice indignata per denunciare una situazione inaccettabile che da due anni a questa parte continua a penalizzare gli appassionati frequentatori del Teatro Flavio Vespasiano.

Il problema riguarda la gestione della vendita dei biglietti per alcuni spettacoli. Nonostante le informazioni riportate indichino che sia possibile acquistarli sulla piattaforma TicketOne o al botteghino, ogni mio tentativo si è rivelato vano. Puntualmente, i biglietti risultano esauriti in tempi sospetti, lasciando molti spettatori – me compresa – con la sensazione di essere presi in giro.

Non mi rassegno a questa situazione, perché va ben oltre una semplice difficoltà tecnica: è una vera e propria presa in giro verso chi, come me, si reca appositamente al botteghino, magari anche prendendo permessi dal lavoro.

Stamattina, per esempio, ho incontrato persone che erano venute addirittura da Contigliano, con una spesa di tempo e denaro, per poi trovarsi di fronte ad un botteghino che non ha nemmeno aperto e non si sono neanche degnati di rispondere al telefono nonostante gli orari di apertura fossero quelli indicati online e sulle locandine. Eppure, spesso sento dire che i reatini disprezzano la propria città e preferiscono spendere i propri soldi altrove: ma come si può pretendere il contrario, quando eventi di questo tipo fanno sentire esclusi i cittadini che non hanno “conoscenze” che li possano agevolare in queste situazioni?

Cordialmente,

Debora

 

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