Un universo parallelo, dove le storie di Italo Calvino diventano spunto di riflessione sulle relazioni umane. È in questo scenario che nasce “Comiche e Cosmo – una metafora dell’esistenza”, un progetto innovativo che, attraverso il teatro, offre ai detenuti del Nuovo Complesso di Rieti l’opportunità di riconnettersi con se stessi e con la società. Attraverso laboratori di drammaturgia collettiva e recitazione, scenografia e musica, i detenuti potranno sviluppare le proprie capacità creative e artistiche, acquisendo competenze spendibili nel mondo del lavoro.
Il progetto si distingue per l’approccio integrato, che unisce l’arte alla formazione professionale, e per la stretta collaborazione con realtà territoriali esterne, creando un ponte tra il carcere e la comunità. Unendo le diverse discipline artistiche, il progetto offre un’opportunità unica per sperimentare la creazione teatrale a 360 gradi. Di fondamentale importanza la collaborazione con il laboratorio, interno alla casa circondariale, Libera Espressione condotto dalla Dott.ssa Eleonora Iampieri, attraverso il quale si è potuto sviluppare un ulteriore approfondimento sulle tematiche scelte per la rappresentazione; Dalla scrittura alla messa in scena, i partecipanti saranno guidati da professionisti di alto livello: Desirée Proietti Lupi e la Prof.ssa Barbara Clementini per la drammaturgia collettiva e la recitazione, gli scenografi Arianna Scappa ed Emanuele Mancini per la creazione degli spazi scenici, e il musicista Andrea di Pierro per il laboratorio di total percussion. L’obiettivo è quello di favorire il reinserimento sociale dei detenuti, offrendo loro gli strumenti necessari per ricostruire un futuro che vede il teatro come un potente strumento di cambiamento e la possibilità di diventare parte di una comunità creativa per ritrovare un senso di appartenenza.