Carcere, i sindacati protestano per una settimana

(di Cristian Cocuccioni) Le principali organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria hanno annunciato un’altra protesta davanti al carcere di Rieti, prevista dal 13 al 20 novembre. L’annuncio giunge a un mese esatto dal precedente sit-in, che – evidentemente – non ha sortito effetti. I motivi della protesta rimangono invariati: richiesta di un cambio del direttore per un nuovo approccio gestionale, trasferimento dei detenuti violenti e potenziamento della sicurezza, misure urgenti per la tutela e il rispetto dei diritti del personale, ripristino del dialogo sindacale, eliminazione di scelte arbitrarie e promozione di un confronto aperto.

I sindacati chiedono anche una riduzione del sovraffollamento, miglioramento dei turni di lavoro, condizioni che influiscono sul benessere del personale, e repressione delle condotte aggressive con l’applicazione del regime 14 bis per contrastare in modo più deciso i comportamenti violenti. Queste problematiche, tuttavia, non riguardano solo Rieti, ma tutto il Paese.

Le sigle sindacali Sappe, Sinappe, Osapp, Uil P.P., Uspp e Fsn Cisl sottolineano la loro determinazione a proseguire le manifestazioni finché le loro richieste non saranno accolte. Una seconda protesta, quindi, in appena un mese: un grido che i sindacati non intendono affievolire.

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.