(di Cristian Cocuccioni) Materiale di imballaggio, essiccatori, e soprattutto una piantagione di marijuana nascosta da un uliveto. Il tutto scoperto dai Carabinieri. Una vendita all’ingrosso destinata ai maggiori spacciatori della zona Bassa Sabina e non solo. È questa la “fabbrica della droga” smantellata dai militari della Compagnia di Poggio Mirteto e Fara in Sabina.
Un maxi blitz che ha portato all’arresto (ora sono ai domiciliari) di due albanesi, un 40enne e un 23enne, incensurati, che hanno allestito una vera e propria azienda di produzione di marijuana pronta all’uso. I due sono stati arrestati in flagranza di reato mentre erano intenti ad annaffiare le numorose piantagioni. Lontani dalla zona abitata, immersi nel verde di tanti ulivi, a Canneto, nella frazione di Fara in Sabina, sono stati rinvenute oltre 450 kg di marijuana piantata, mentre nella base operativa, un capannone industriale, oltre 3 kg di infiorescenze e altri 12 kg pronti per il mercato, 2mila euro in contanti, deumidificatori, termometri di precisione, attrezzatura e sacchi per il sottovuoto.
Le piantagioni nell’area boschiva, in totale 150, sono state estirpate dai militari con l’aiuto dei Vigili del Fuoco, vista la grande quantità e la difficoltà di raggiungere il luogo. Un blitz che entra di diritto come uno dei più importanti negli ultimi anni, che va ad attaccare non la vendita al dettaglio, ma la produzione e il rifornimento deiu vari spacciatori di zona. Un giro di denaro che poteva andare gli oltre i 250mila euro. I carabinieri continuano ad indagare: si cercano eventuali complici e compratori.
“Il consumo nella provincia di Rieti esiste e in egual modo lo spaccio – ha spiegato il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Rieti Valerio Marra – soprattutto nei boschetti. Questo rappresenta uno dei sequestri più importanti della provincia negli ultimi anni. Droga destinata soprattutto ai giovani. C’è un vero e proprio mercato nella bassa sabina: evidentemente c’è una grande domanda”.
“Il nostro più grande risultato è l’aver garantito una minima sicurezza ai più giovani – ha dichiarato il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Poggio Mirteto Francesco D’Ottavio – Felici di come si è svolta l’operazione”. Un’ operazione vecchio stampo: senza intercettazioni ma con pedinamenti e appostamenti durata lungo. Un altro colpo alla droga: andato a segno in una delle parti più alte della piramide, direttamente alla produzione.
Foto: Cristian COCUCCIONI ©