Tutti invitati domani 14 luglio, a partire dalle 17.00, nella casa-rifugio di Luigi Gentilini a San Filippo a Via Camparelli (la strada che risale dall’antico fontanile fuori dal borgo storico, attraverso i boschi verso le montagne).
Gentilini, una lunga storia di medico tuttora operante, vissuta tra l’Africa e l’Italia e l’Europa – presenta un testo arricchito da trentatré contributi, sul controllo delle mitosi – dei “processi mentali” principali che presidiano il ciclo riproduttivo delle cellule.
Immagina di comprendervi cause e dinamiche delle anomalie cellulari, danti luogo ai fenomeni neoplastici – ai tumori che con drammatica frequenza invadono le nostre vite.
“Lo studio che “dobbiamo organizzare” alla ricerca del Centro di Controllo delle Mitosi, C M C, nel cervello, con l’attivazione del cancro da un suo danno, ha “origini” lontane nei miei “messaggi” africani (Preistoria), ma ha “basi solide” … nelle esperienze di ginecologo e ostetrico, di chirurgo, oncologo, ricercatore ostinato e senza pace …”.
Nel testo che domani viene presentato vi è dunque una lunghissima storia professionale; vi è il mondo degli ammalati, dei sofferenti, di ciascun individuo che attende come sempre la “cura”; vi è l’Africa, e la figura di una donna, Levina, religiosa e sanitaria che ha operato con Gentilini nei villaggi sul Lago Vittoria.
“Uno degli argomenti che trattavo con Lei era l’importanza del cervello nel “regolare” tante patologie, tra le quali anche quelle oncologiche. Le parlavamo spesso della mia idea di “centro o network” “regolatore” delle mitosi in grado di causare il cancro. Lei mi sosteneva con entusiasmo …”.
Da qui nasce l’incontro del 14 luglio – un evento-convivio nel verde dei Camparelli, patrocinato
da ADMI – Associazione Dipendenti Ministero dell’Interno,
da Med & Med Onlus – Medicina e Mediterraneo,
dal Comune di Contigliano;
un incontro che sarà anche festoso e condito da buoni cibi – organizzato col supporto dell’Associazione Castrum Scornabeccum.
Siamo tutti da Gentilini, ad ascoltare questa riflessione speriamo profetica sul Centro di Controllo delle Mitosi, come tema di ricerca che potrebbe aprire all’umanità progressi decisivi nella lotta al cancro; a sostenere questa nuova stagione di ricerca, condotta nello spirito missionario traversante tutta la storia di Gentilini uomo e medico.