Sabato 29 giugno prossimo, alle ore 17.00, presso la prestigiosa sala del CE.Di.Do in piazza san Lorenzo a Viterbo si terrà la presentazione del libro “L’archeologia di Bolsena e il Fanum Voltumnae”, edito da Angelo Di Mario APS con il patrocinio del MIC (Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali),a cura di Alessandro Morandi.Angelo Timperi,Marco Castracane, Tatina Melaragni e Angelo Di Mario.Un libro che attraverso le testimonianze autorevoli di Alessandro Morandi (noto linguista ed epigrafista), Angelo Timperi (archeologo che si è occupato di Bolsena per molti anni nel sito di Poggio Moscini), Marco Castracane (storico dell’arte), Tatiana Melaragni (archeologa), vuole ridare giusto equilibrio, alla luce di studi scientifici aggiornati, alla dibattuta questione sulla collocazione della sede del Fanum Voltumnae (Bolsena o Orvieto?). Interverrà: la giornalista scrittrice Maria Grazia Di Mario, curatrice del volume.
La presentazione e l’introduzione sarà a cura di Luciano Proietti di Archeotuscia. “Dopo la tappa di San Lorenzo Nuovo prosegue il nostro viaggio nei luoghi etruschi – spiega il direttore della Biblioteca Maria Grazia Di Mario – un ringraziamento particolare ad Archeotuscia ed al suo presidente, per aver mostrato apertura e interesse verso una tematica divisiva. La pubblicazione è tratta dal convegno L’Archeologia di Bolsena e il Fanum Voltumnae, organizzato con la finalità di approfondire scientificamente l’insoluta questione sulla collocazione della sede del Fanum Voltumnae (Bolsena o Orvieto?), prendendo in considerazione evidenze archeologiche, epigrafiche, storiche, artistiche e sacrali, al fine di ricomporre un quadro obiettivo al di fuori dalle secolari ma anche contemporanee e troppo accese diatribe, sollecitando dunque una futura apertura nelle ricerche ed insieme affrontando il tema della tutela, valorizzazione ed adeguata promozione del patrimonio esistente sia a Bolsena che a Orvieto, nel territorio compreso dall’antica Velzna. I relatori sono stati volutamente selezionati per la competenza, professionalità e conoscenza della materia nel loro specifico campo”.