L’orrore riportato nelle cronache di quanto avvenuto a Latina, è l’immagine plastica del vero volto dell’Occidente liberale e democratico, quell’Occidente per difendere il quale, secondo alcuni, è giusto scatenare una terza mondiale. Lo scrive Indipendenza.
La morte di Satnam Singh, 31 anni schiavo nei campi di Latina, per qualche giorno accenderà i riflettori su una situazione che da sempre tutti conoscono, e fanno finta di non vedere.
Per qualche giorno la Schlein, i sindacalisti della Cgil, Conte cesseranno di ballare al Pride, di urlare contro il Fascismo alle porte, e si faranno vedere in qualche manifestazione insieme ad immigrati intruppati dietro le bandiere rosse.
Poi torneranno a fregarsene, fingendo di non vedere che l’immigrazione che tanto amano, altro non è che traffico di schiavi al servizio del grande capitale.
Parallelamente Giorgia Meloni si inventerà qualche provvedimento spettacolare, utile ad avere titoli sui giornali, e a dimostrare il suo piglio decisionista.
Poi tornerà a fregarsene, perché aggredire realmente lo schiavismo che impera nelle coltivazione ad alta intensità, significherebbe mettere in crisi gli affari delle multinazionali e della grande distribuzione, che nella sua nuova veste di Giovanna d’Arco dell’Occidente liberal capitalista, non possono essere attaccati.
E così se ne torneranno a fregare i giornalisti, impegnati in inchieste per denunciare 4 ragazzini che fanno saluti romani, ma che mai manderanno un infiltrato a vedere come vivono quei disperati che abbiamo accolto con tanto buonismo, una volta immessi nel mercato del lavoro; e così se ne fregheranno magistrati e guardia di finanza, che continueranno a preferire la persecuzione di partite IVA e commercianti che non fanno uno scontrino, piuttosto che colpire chi, utilizzando mano d’opera schiavizzata, guadagna miliardi.
E nessuno racconterà alla massaia che compra la passata a 0.99 centesimi, che dietro a quella bottiglietta in offerta, c’è il sangue e la sofferenza di donne ed uomini illusi su una nuova vita in occidente, e ritrovatisi a trasformarsi in animali da soma per gli interessi del grande Capitale.
L’Occidente, il liberal capitalismo mostrano sempre più in modo chiaro il loro vero volto, e non bastano gli abbracci a favor di telecamere dei leader, corrotti, del terzo mondo, per restituire dignità a popoli che vengono sfruttati in nome dell’arricchimento di una minoranza di paperoni, che si lavano la coscienza facendo spot con famiglie arcobaleno, battaglie per le comunità LGBTQ codice fiscale, mentre succhiano il sangue ad interi popoli per guadagnare cifre che non sanno più neanche come spendere.
Combattere le multinazionali, restituire ai popoli la propria identità, ricostruire una gerarchia valoriale in cui comunità, appartenenza, coraggio, dignità valgano più di guadagno ed egoismo individuale è la vera battaglia che oggi dobbiamo condurre con determinazione, affinché mai più la vita di un uomo valga meno di una cesta di pomodori.