Nei giorni scorsi, gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti, hanno arrestato un cittadino marocchino di 22 anni per i reati di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a termine una attività investigativa che ha evidenziato come nei boschi di via Acquamartina, appena fuori Rieti, vi era una costante attività di spaccio di stupefacenti da parte di cittadini magrebini, dimoranti in quei boschi in giacigli di fortuna, diretta a soddisfare la domanda dei tossicodipendenti reatini e di diversi comuni limitrofi.
Gli Agenti della Squadra Mobile hanno quindi predisposto una operazione antidroga, con il concorso del personale di altri Uffici della Questura di Rieti, durante la quale, all’interno della fitta vegetazione, è stato individuato e bloccato un giovane marocchino, il quale, armato di coltello e con un passamontagna calzato al collo, ha aggredito gli Agenti al fine di eludere il controllo, causando ad uno di loro delle serie lesioni.
Lo straniero, una volta immobilizzato e perquisito, è stato trovato in possesso di quasi 40 grammi di cocaina, di 50 grammi di hashish, di 40 grammi di eroina, nonché di tre smartphone, di un coltello da cucina, della somma di 960 euro in contanti, probabile provento della sua attività illecita, e di numeroso materiale utilizzato per la preparazione, il peso ed il confezionamento delle dosi da spacciare.
Gli investigatori reatini hanno anche accertato che uno degli smartphone sequestrati apparteneva ad una tossicodipendente reatina che lo aveva lasciato in garanzia allo straniero, in cambio di alcune dosi di sostanza stupefacente, la quale, nella circostanza, è stata individuata nei pressi dei luoghi dell’operazione antidroga dove era tornata per riprendersi il telefono.
La successiva perquisizione dell’area boschiva effettuata dagli Agenti della Polizia di Stato ha permesso di individuare alcuni giacigli di fortuna utilizzati dallo spacciatore e dai suoi complici, rimasti al momento ignoti, per pernottarvi.
Lo straniero, che aveva fatto ingresso di Italia sbarcando nel 2021 a Lampedusa ed al quale era stato anche rilasciato un permesso di soggiorno per motivi umanitari, peraltro mai ritirato presso la Questura competente, è stato arrestato ed associato, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria, presso la Casa Circondariale di Rieti. L’operazione antidroga si inserisce nell’ambito delle numerose attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti effettuate dalla Squadra Mobile reatina nelle aree boschive limitrofe al capoluogo, in particolare a Terminillo, a Castelfranco ed alla Foresta, che hanno consentito, già in passato, di sequestrare importanti quantitativi di sostanza stupefacente e di arrestare giovani magrebini dediti a redditive attività di spaccio.