Partite in tutta la regione Lazio le iniziative legate alla Settimana della Bonifica che termineranno domenica prossima 26 maggio. “L’Acqua ci nutre e dà la vita” è il tema prescelto a livello nazionale che anche nel Lazio il sistema dei Consorzi di Bonifica porta avanti con una serie di manifestazioni. Ad Anagni ieri, presso l’impianto irriguo di Tufano, che serve oltre 3.000 ettari assicurando a diverse centinaia di imprese agricole e, soprattutto agli allevamenti bovini ed ovini l’acqua grazie ad un sistema di pompaggio davvero importante, è stato presente l’Assessore Regionale al Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste Giancarlo Righini. “Un sentito ringraziamento all’assessore Righini per aver mantenuto la promessa di essere presente alla prima Corsa dell’Acqua che si è tenuta, grazie all’Atletica Frosinone del Presidente Roberto Ceccarelli e della Opes, proprio presso uno dei nostri impianti ha chiosato Sonia Ricci, Presidente di Anbi Lazio e Commissaria dei Consorzi di Bonifica della provincia di Frosinone”. Nella cornice dell’impianto si è svolta una gara podistica di quasi 10 km che ha permesso ai circa 200 partecipanti di ammirare il contesto ambientale davvero incantevole della zona. A ricevere l’Assessore il direttore dei Consorzi di Bonifica di Anagni e Sora, Aurelio Tagliaboschi, con quello di Cassino, Remo Marandola ed il direttore di Anbi Lazio, Andrea Renna. “La presenza dell’assessore – hanno detto i direttori – è un segno importante di sensibilità ed attenzione che il settore merita e che deve essere sottolienato. In un momento particolarmente delicato, a causa anche dei continui cambiamenti climatici, proprio Righini sta dimostrando attenzione ed ascolto alle nostre necessità che poi sono quelle delle imprese consorziate ma anche di cittadini ed imprese, rispondendo concretamente con atti conseguenti a quanto evidenziato. Aver sbloccato, per esempio, pagamenti ed iter di procedure che erano restate ingessate o incagliate ha permesso e sta permettendo di programmare al meglio le nostre attività – hanno concluso i tre dirigenti. Nelle varie sedi dei Consorzi di Bonifica laziali previste passeggiate ecologiche, pedalate sociali, visite degli impianti di bonifica storici e poli museali, oasi ambientali e paesaggistiche e passeggiate fotografiche. “È fondamentale – ha dichiarato Sonia Ricci, Presidente di Anbi Lazio – che le persone abbiano modo di comprendere al meglio il lavoro che grazie ai nostri operai e dipendenti garantiamo ogni giorno. Visitare territori fortemente legati al mondo della bonifica rappresenta un tassello importante in quel lavoro di ulteriore conoscenza che intendiamo portare avanti con ancor maggiore vigore e determinazione. Grazie a veri e propri reperti storici e agli impianti di bonifica, nonché alle aree faunistico paesaggistiche che coesistono con l’opera di bonifica e di irrigazione, è possibile comprendere ancora meglio quanto questa sia attuale e soprattutto, in grado, di far fronte alle sfide dei cambiamenti climatici che nostro malgrado coinvolgono tutti gli aspetti del territorio. Sul sito www.anbilazio.com tutti gli appuntamenti previsti e le modalità di adesione.
COS’È LA SETTIMANA NAZIONALE DELLA BONIFICA E DELLA IRRIGAZIONE
Valorizzazione culturale del territorio di bonifica, promozione della mobilità sostenibile, divulgazione delle attività consortili di difesa e tutela del territorio e dell’importanza della risorsa idrica a scopi irrigui: sono le più importanti sfide che ANBI promuove e che i Consorzi di Bonifica pongono in evidenza all’interno degli eventi della “Settimana della Bonifica e dell’Irrigazione”.
I Consorzi di Bonifica hanno affrontato con politiche condivise a livello nazionale, la gestione delle acque superficiali. In questo lungo periodo, grazie anche alla capacità innovativa, l’attività dei Consorzi di Bonifica si è costantemente evoluta, affrontando di volta in volta nuove sfide. Si è partiti dagli obiettivi igienico sanitari per concentrarsi immediatamente dopo sull’esigenza irrigua delle colture, passando dal secondo dopoguerra con l’impegno contro il dissesto idrogeologico in montagna.
Negli ultimi decenni del XX secolo è emersa la sensibilità ambientale, per arrivare al terzo millennio con una consapevolezza sempre maggiore del ruolo centrale dei Consorzi strutturati a livello nazionale e regionale.