Nota dell’associazione Fosso di Helm.
Avevamo deciso di bloccare la manifestazione in piazza contro il degrado, visti gli ostacoli burocratici che si erano frapposti nella realizzazione.
Ma gli avvenimenti delle ultime ore ci hanno convinto che non si può rimanere inermi e passivi davanti a quanto sta avvenendo.
In poche ore l’aggressione ad una studentessa universitaria a piazza Oberdan, una rissa tra immigrati sempre in centro storico, il tutto con una magistratura che continua a vanificare il lavoro delle forze dell’ordine, liberando in tempo reale gli autori di questi gesti.
Pian piano interi quartieri della nostra città si trasformano in una casbah dove donne, ragazzi italiani, anziani non hanno la sicurezza di poter circolare, rischiando di essere vittime dell’arroganza di soggetti che in teoria dovrebbero essere ospiti, ma che grazie al lassismo delle leggi italiane si comportano come padroni.
Non accettiamo tutto questo, per cui sabato 18 maggio, alle 18.30 saremo a largo Alfani, senza musica, senza amplificazione, ma per manifestare la nostra rabbia e chiedere alle istituzioni di intervenire rapidamente ed in modo chiaro.
Non servono telecamere che nessuno vede, ma dimostrare a questi barbari che in Italia ci sono regole da rispettare, e chi delinque paga il prezzo delle sue azioni, o altrimenti viene cacciato dalla città.
Si applichino fino in fondo leggi e decreti che ci sono, non si continui a vanificare l’impegno delle forze dell’ordine, in nome di un buonismo e di una cultura dell’accoglienza che sta solo facendo crescere la rabbia della gente.
Invitiamo tutti a scendere in piazza con noi, non dietro ad un simbolo politico, ma in nome dell’amore per la nostra città, per difendere le nostre donne, i nostri giovani, i nostri anziani.
Invitiamo istituzioni, Sindaco, Presidente della provincia, assessori e consiglieri a partecipare, perché il problema è della città intera e non di una parte.
Non basta lamentarsi sui social, borbottare nei bar, serve far vedere fisicamente che questa città non è terra di conquista di soggetti senza patria e senza regole