SSA Rieti-Maccarese, tutto pronto per lo spareggio: per la serie D si decide tutto in una partita secca

(di Cristian Cocuccioni – da RietiLife Free Press) È tempo di lasciare la paura, i dubbi e tutto quello che è di negativo in un cassetto. Il giorno dello spareggio per la serie D è alle porte. Partita secca. Novanta minuti (più eventuali tempi supplementari e rigori) per decretare la vera regina dell’Eccellenza, perché su quel trono solo una può sedersi. SSA Rieti e Maccarese si preparano per il giorno più importante della stagione e forse della propria storia.

Domani alle 10.45 al Tre Fontane di Roma, zona Eur, le due formazioni prime in classifica, con 76 punti, si sfideranno per decidere chi salirà di categoria e chi giocherà i playoff per un eventuale spareggio. Sono le più forti, quelle che hanno dimostrato di esserlo per più giorni in tutta la stagione. Il secondo miglior attacco, quello della W3, con 87 gol fatti, contro la miglior difesa di tutto il torneo, quella amarantoceleste, con sole 31 reti subìte.

I precedenti sono tutti a favore della squadra capitolina, avendo vinto sia andata che ritorno (entrambe per 3-1) ma in una gara secca si azzera tutto e la pensa così anche il tecnico dei reatini Aldo Gardini: “Sarà una gara da 50 e 50. Impossibile fare pronostici. Noi ovviamente giocheremo per vincerla. I ragazzi sono carichi. Durante la settimana abbiamo analizzato gli errori commessi con la Maccarese e siamo pronti. Sarà una partita bella”.

Esatto, anche perché entrambe le squadre esprimono un gioco piacevole da vedere, con continui ribaltamenti e molto offensivo, lo dimostrano anche i due bomber di razza delle due formazioni: Damiani da una parte, con 43 centri in campionato, e con la maglia numero 11 la punta amarantoceleste Rossi, che si è fermato, per modo di dire, a 32 centri. Gardini può contare anche sugli oltre 500 reatini che seguiranno la squadra a Roma e che sono pronti a sostenerla anche prima del fischio d’inizio, in programma alle 10.45. Tutti gli ingredienti ci sono, basta solo cucinarli.

Foto: Gianluca VANNICELLI ©

Print Friendly, PDF & Email