Io Reporter – Una lettera di una mamma è arrivata in Readazione sulla situazione trasporti direzione scuola per disabili:
“Sono la mamma di un ormai ragazzo molto speciale di 12 anni che frequenta la prima media istituto Angelo Maria Ricci: precisiamo che da quando ha iniziato asilo che si trova nel complesso di questa scuola. Il primo problema, risolto ai tempi dell’asilo dove per un anno ho chiesto abbattimento delle barriere architettoniche in modo che anche il bambino possa stare insieme agli altri. Il secondo problema è il trasporto scolastico che ad oggi non si è risolto ancora perché non si riesce a mettere a disposizione un mezzo per questi bambini. Il mezzo c’è ma è assegnato ai ragazzi del Polo didattico dove io avrei dovuto accettare le condizioni che il bambino sarebbe andato a scuola alle 9 e sarebbe tornato alle 12. Io non ho accettato perché per me è un figlio come gli altri con gli stessi diritti, quindi non accettando sono costretta io – mamma – a portarlo e riprenderlo da scuola ogni giorno.
Chiedo se quest’anno, dato anche il cambio della gestione scuolabus, e visto che c’è il pulmino adatto alle sue esigenze in più con integrazione di altri ragazzi, perché ancora io debba portarlo e riprenderlo? Terzo problema: la sua deambulazione che, per fortuna, essendo un ragazzo affetto da una patologia che lo costringe a stare sulla sedia a rotelle, lui con aiuto di un deambulatore cammina. Quindi è stato chiesto all’età dell’asilo e della scuola primaria sé per favore invece di tenerlo 5 ore seduto, il quale non le fa assolutamente bene. Sono stata ascoltata e il problema si è risolto quindi per ben 9 anni lui ha camminato e per questo voglio ringraziare di cuore partendo dalla dirigente scolastica per finire ai collaboratori scolastici alle maestre che si sono presi cura di lui in tutti questi anni quest’anno. Con la prima media ciò non è più possibile e faccio presente che è stato preso da l’anno scorso il deambulatore solo per lui dopo svariate e-mail a chi di dovere.
Mi è stato risposto che essendo più grande (cioè più faticoso) per legge nessuno può farlo camminare se non una persona adeguata a ciò! E questa legge è uscita quest’anno? Bene allora chiedo cortesemente che venga presto trovata questa persona in modo che anche mio figlio possa avere gli stessi diritti come tutti quelli della sua età perché non sta né in cielo né in terra che lui debba stare 5 ore seduto nervoso e triste perché non deambula. È un ragazzo molto intelligente, sperando che con queste righe possa essere d’aiuto a qualche altra mamma nelle mie condizioni ma soprattutto di dare serenità e non diversità a mio figlio”.
Foto: RietiLife ©