Il primo workshop internazionale del progetto EUCOMMvsDISINFO – European Communities Against Disinformation, tenutosi a Larnaka, Cipro, dal 9 al 12 marzo 2024 si è concluso con successo dopo quattro giorni di intense discussioni e collaborazioni. Organizzato ed ospitato dall’associazione VAMOS, l’evento ha visto la partecipazione di sei organizzazioni provenienti da Cipro, Italia, Spagna, Grecia e Polonia.
Il progetto, finanziato dal Programma CERV – Citizens, Equality, Rights and Values dell’Unione Europea nell’ambito dei Civil Society Project, è finalizzato alla creazione di una comunità locale attiva nella lotta alla disinformazione e a protezione del dibattito democratico dell’UE.
“La lotta contro la disinformazione è un impegno collettivo che richiede la collaborazione di tutti i settori della società”, ha sottolineato Maria Kyriakou, presidente di VAMOS. “Questo workshop ha dimostrato l’importanza del dialogo e della condivisione di conoscenze per affrontare questa sfida”.
Per l’Italia, hanno preso parte al workshop il Coordinamento ANCESCAO Lazio, promotore originale del progetto, e l’Associazione Culturale Lighthouse Languages di Orte. Con circa 60 partecipanti provenienti da diverse parti dell’Unione Europea, il workshop ha offerto un’opportunità unica per esplorare il tema critico della disinformazione e delle fake news. Durante le due sessioni di lavoro, i partecipanti sono stati attivamente coinvolti nella riflessione sul problema delle fake news e sui rischi della disinformazione, utilizzando metodologie informali e di lavoro di gruppo.
“Abbiamo visto come la disinformazione possa minare la fiducia nella democrazia”, ha evidenziato Giuseppe Pascale, vicepresidente del Coordinamento ANCESCAO Lazio. “È fondamentale agire insieme, giovani e anziani, per contrastare questa minaccia e proteggere i nostri valori democratici”.
Una parte significativa del workshop è stata dedicata al tema “La prima volta che ho realizzato che i media stavano mentendo”, con ciascuna delegazione che ha contribuito portando le proprie riflessioni e condividendo esperienze. Il tema della disinformazione è stato analizzato in profondità, partendo dalla sua definizione come un’azione intenzionale e mirata al disturbo, fino all’esplorazione delle diverse narrazioni e dei pattern utilizzati. Sono state presentati ed esplorati i diversi tool che l’Unione Europea mette a disposizione del cittadino per verificare le notizie, come la piattaforma EDMO, ed è stata effettuata sensibilizzazione sull’importanza del portale ufficiale dell’Unione Europea come strumento primario di informazione sul funzionamento e sulle attività dell’Unione.
“Il successo di questo workshop dimostra la volontà comune di proteggere la nostra democrazia dall’influenza della disinformazione”, ha aggiunto Angelo Ciocchetti, presidente dell’Associazione Culturale Lighthouse Languages. “Continueremo a lavorare insieme per costruire una società informata e consapevole a partire dal basso”.
Il prossimo passo del progetto sarà il Second International Workshop, che si terrà in Italia e sarà focalizzato sulla disinformazione online e sulle nuove sfide create dall’intelligenza artificiale. Con il sostegno e l’entusiasmo dei partecipanti, il progetto continua a muoversi avanti nella sua missione di contrastare la disinformazione e proteggere la democrazia europea.
Foto: RietiLife ©