(di Christian Diociaiuti – da RietiLife Free Press) Mercoledì è stato presentato da Acea il piano industriale. In soldoni: 7,6 miliardi di investimenti per la major dell’acqua (e dell’energia) fino al 2028. Una bella fetta di questi investimenti ci riguarda: 1,2 milardi per il raddoppio dell’acquedotto del Peschiera. Che l’opera sia prevista non è una novità, ma rendersi conto della mole di soldi che saranno riversati su questa, è impressionante. Come riporta Acea stessa, si prepara la realizzazione di “una nuova galleria lunga circa 27 km che parte dalle sorgenti del Peschiera e arriva fino al punto di intersezione degli acquedotti nel nodo di Salisano” affinché, sempre come riporta Acea, “la realizzazione della seconda linea permetterà di mettere in sicurezza la fornitura idrica della città di Roma (che già è servita da qui per l’80%, ndr) e del Reatino, della Bassa Sabina e della costa settentrionale del Lazio, da Fiumicino a Civitavecchia”. Un’opera che è al centro anche del dibattito politico e degli ambientalisti circa la maggior captazione d’acqua fino a 14mila litri al secondo, mettendo a rischio – sempre per le associazioni ambientaliste – diversi fiumi, tra cui il Velino.
Ma tornando al piano industriale Acea, emerge grazie a Il Sole 24 Ore che “il progetto di raddoppio dell’acquedotto del Peschiera (1,2 miliardi di investimenti, di cui 700 milioniinseriti nella Legge di Bilancio 2023)” è “la seconda opera più importante per dimensioni dopo il Ponte sullo Stretto” recita Il Sole, che mette in parallelo il raddoppio dell’acquedotto reatino che abbevera i romani con la discussa opera tra Calabria e Sicilia (dal costo stimato tra i 10 e i 15 miliardi), ricordandone l’entità economica e la “grandezza” dell’intervento. Diversi risvolti da riflettere: la portata economica e la ricaduta sul territorio oltre alle evoluzioni sociali ed economiche del trasporto dell’acqua a Roma con ambizioni mai sopite, ma soprattutto la portata anche ambientale dell’intervento, che per Acea è “nel rispetto di una crescita sostenibile”. Se ne continuerà inevitabilmente a parlare, come le tutte grandi opere che riguardano il nostro territorio. Vedi Salaria e Ferrovia.
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