Un milione e 800mila euro. Un risarcimento monstre che la Asl di Rieti deve ai familiari della donna morta a seguito di un parto cesareo e delle complicanze sopraggiunte per un’emorragia. È successo nel 2008: la donna dopo il cesareo e l’emorragia, passò un mese in Rianimazione, per poi morire a seguito dell’ipossia cerebrale. Salva la bimba che portava in grembo e venuta alla luce.
Si tratta di una delle cifre più importanti mai pagate dalla Asl Rieti per casi di responsabilità medica e a riportare in auge la vicenda è la Corte dei Conti, che ha tirato una linea sotto ai danni erariali dovuti alle cause mediche. La vicenda giudiziaria ancora non è terminata, tra ricorsi e controricorsi e pronunciamenti che ancora devono avere esito, con il coinvolgimento di medici che devono ancora avere sentenza sul loro comportamento. Mentre intanto le casse della sanità, quindi dello Stato, piangono.
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