“Anche a Rieti gli agricoltori scendono in strada per difendere il lavoro svolto nelle campagne dalle scelte errate dell’Unione europea e del governo italiano. Un’onda lunga che unisce i nostri ai produttori italiani, francesi, spagnoli e tedeschi nella lotta all’aumento del prezzo dei mangimi, dei carburanti e dei restanti costi di produzione, come pure al rincaro dei prezzi a carico dei consumatori e al divieto di coltivare in parte i nostri fondi rurali destinato a favorire le carni sintetiche, gli Ogm e le multinazionali. Nel frattempo il Consiglio dell’Unione europea medita di sperperare altri 50 miliardi di Euro nel finanziamento delle armate ucraine, mentre il Governo Italiano tace ed acconsente ed anzi aggrava la situazione degli agricoltori ripristinando a loro carico l’obbligo di pagare l’IRPEF. E così il Ministero del “made in Italy e della sovranità soltanto a parole” ferma i treni ma non la minaccia che incombe sulla produzione nazionale, mentre gli Italiani si stringono attorno ai nostri agricoltori per difendere i custodi delle tradizioni rurali e le fatiche cui dobbiamo il pane, il latte, le uova, la carne, la frutta e le altre primizie riservate ai nostri figli. Pertanto, assieme alla comunità locale, mi unisco agli agricoltori nella battaglia di Civiltà ingaggiata a bordo dei trattori, in difesa di quel lembo di Patria che si estende tra i campi, le stalle e i borghi rurali, in cui alberga il seme, il frutto ed anche la speranza di rinascita del Popolo italiano”: lo scrive il Consigliere comunale di Rieti Antonio Emili.
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