Gianluca “Dj” De Ambrosi lascia la pallacanestro. La decisione l’ha comunicata oggi la Npc Rieti, con la quale il bomber ha giocato le proprie ultime stagioni da professionista e ha cominciato ad allenare nel settore giovanile. «Per tutte le sue splendide giocate, per la passione, la serietà, la professionalità che lo caratterizzano vanno i ringraziamenti della società e della città di Rieti cui Gianluca ha legato la sua carriera ed il suo cuore», ha scritto il club di Cattani. De Ambrosi, nato a Mestre 42 anni fa, è stato uno dei maggiori realizzatori delle serie minori del basket italiano e ha legato molte esperienze della propria carriera cestistica al basket reatino. Uomo e professionista di grande valore, ha sempre avuto un ottimo rapporto con la tifoseria reatina. Nel riquadro, a destra, De Ambrosi ai tempi della propria prima esperienza a Rieti, con la maglia dell’Emmezeta, nella stagione 1996/1997. Il ritorno ai piedi del Terminillo risale alla stagione 2000/2001, all’epoca della Virtus. Nel resto della propria lunga carriera, ha lasciato il segno in tante altre importanti piazze italiane. Qui pubblichiamo il suo saluto e ringraziamento al mondo del basket. Da parte nostra, un applauso ad un campione vero, dentro e fuori dal campo.
ECCO IL SALUTO DI GIANLUCA DE AMBROSI
«La PALLACANESTRO è la mia vita, mi ha insegnato valori veri, mi ha insegnato a vincere e mi ha insegnato anche a saper perdere. Una capacità che purtroppo non tutti hanno. Volevo concludere la mia carriera da giocatore al Palasojourner, così è stato e ne sono molto felice. Inizio con i ringraziamenti. Ringrazio Giuseppe Cattani, scherzando diversi anni fa mi diceva che avrei dovuto finire la carriera con lui… ed eccomi qua. Grazie Peppe. Ringrazio tutte le società per cui ho giocato, partendo da Cipressina e finendo alla NPC. Ringrazio tutti gli allenatori che mi hanno allenato, sia quelli con cui mi sono trovato bene, quasi tutti, ma anche quelli che mi hanno messo in difficoltà, perché mi hanno fatto crescere. Ringrazio tutti i tifosi, anche quelli avversari, che con i loro cori mi hanno fatto sentire sempre un avversario pericoloso. Compagni di squadra ed avversari, fisioterapisti, dottori e dirigenti, arbitri e giornalisti sportivi: ringrazio tutto il mondo del basket, un mondo fantastico. Ringrazio sopratutto la mia famiglia che mi ha sopportato e appoggiato in tutto, soprattutto quando tornavo a casa dopo una sconfitta e non ero, a dir poco, né contento, né simpatico. Grazie amori miei. Vi amo. Adesso mi butterò a capofitto nella mia già avviata nuova vita di allenatore. Ci rivediamo sui campi ragazzi… GRAZIE DI CUORE A TUTTI VOI».