A partire dall’anno scolastico 2012-2013, agli alunni del Biennio del Liceo Classico “M. Terenzio Varrone” di Rieti è stata offerta la possibilità di studiare una nuova disciplina: “Civiltà classica con laboratorio di Archeologia”.
Lo studio dell’archeologia svolge un ruolo determinante per conoscere il passato ma anche per comprendere l’importanza della valorizzazione e della tutela dei beni culturali a partire dal proprio territorio. Alcune ore del corso sono finalizzate allo studio di semplici ma basilari nozioni relative alla definizione, alla storia dell’archeologia e agli strumenti e alle tecniche di cui essa si serve, in altre si affronta lo studio di alcuni aspetti della vita quotidiana greca e romana, in altre ancora si analizzano le fonti letterarie e i reperti archeologici. Lo studio non è mai teorico, perché la ricerca si affianca sempre a un’attività laboratoriale che vede gli alunni protagonisti attivi e motivati del percorso formativo.
Abilità creative, doti artistiche, manualità e capacità nell’ utilizzo degli strumenti informatici emergono anche negli alunni meno impegnati o meno partecipi alla consueta attività didattica. Tanti i prodotti realizzati negli anni, dalle epigrafi ai giochi degli antichi Romani, dai mosaici agli ornamenti femminili, dallo scavo stratigrafico a modellini di terme, dagli unguenti e dai profumi alle vesti nel mondo classico.
Le attività del corso si svolgono in collaborazione con il Comune di Rieti e in particolare con il Museo Civico – Sezione Archeologica, si avvalgono di un archeologo quale consulente esterno specializzato e prevedono frequenti uscite sul territorio e al di fuori di esso. Durante le lezioni ci si serve dei sussidi dell’informatica e della tecnologia, dei nuovi linguaggi della comunicazione e di strumenti divulgativi moderni, efficaci ed immediati.
Un’archeologia così intesa si spoglia della sua veste unicamente umanistica e rivela la sua natura interdisciplinare, aperta agli apporti delle scienze e delle moderne tecnologie. L’attività didattica non è mai imposta o predefinita, ma sempre condivisa e aperta alle esigenze e alle attitudini de ragazzi, nel tentativo di stimolare continuamente i loro interessi, le loro curiosità e anche la loro creatività. Un insegnamento quindi innovativo che si propone di suscitare interesse e passione per la classicità e di avvicinare i giovani alla storia e alla conoscenza del patrimonio culturale locale e nazionale.
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