Mattinata movimentata a Rieti. Nei pressi del Tribunale, un giovane extracomunitario è riuscito a fuggire subito dopo l’odierna pronunciazione di una sentenza che lo condannava a cinque anni di reclusione e 1.000 euro di multa per una rapina a mano armata da lui commessa, nel capoluogo reatino, ad aprile dello scorso anno. Nel corso della traduzione, prima di salire sul blindato che lo avrebbe riportato in carcere dove era già ristretto, ha dapprima colpito gli agenti che lo avevano in custodia e si è dato a precipitosa fuga a piedi in direzione del centro storico.
Ricevuta la notizia dell’evasione, sono immediatamente scattate le operazioni di ricerca a cui hanno preso parte i militari del Comando Provinciale Carabinieri e il personale della Questura di Rieti, oltre a quello della locale casa circondariale.
Dopo alcuni minuti, l’evaso è stato individuato nei dintorni di Piazza della Repubblica da personale dell’Arma, nei pressi di una fermata dell’autobus. Accortosi della presenza dei Carabinieri, l’uomo ha tentato di sottrarsi alla cattura dileguandosi tra le strade cittadine. Grazie al coordinamento tra la Centrale Operativa dei Carabinieri e la Sala Operativa della Questura, l’uomo veniva inseguito dai militari dell’Arma e prontamente immobilizzato da personale della Polizia di Stato fatto convogliare dalla direzione opposta.
L’uomo, ventisettenne con precedenti di polizia, veniva pertanto dichiarato in stato di arresto e, al termine delle formalità di rito, ricondotto in carcere. Oltre all’evasione, dovrà ora rispondere del reato di resistenza e violenza commessa a danno del personale di scorta che, fortunatamente, non ha riportato gravi lesioni.
L’arrestato, già lo scorso mese di giugno, era evaso nel corso di una traduzione al Carcere di Rieti e nuovamente arrestato a Roma dove, poco dopo, veniva rintracciato da alcuni agenti della Polizia di Stato.
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