“APS ha replicato sulla stampa ad un nostro comunicato affermando che questo è destituito di ogni fondamento e che ‘…APS è sempre pienamente disponibile ad individuare soluzioni che possano soddisfare anche le necessità degli utenti’ e quel ‘anche’ la dice lunga, ‘a partire dalle verifiche sulla correttezza delle fatturazioni..’, senza peraltro fornire dati concreti. Cittadinanzattiva in realtà ha raccolto le numerose segnalazioni di bollette difficilmente comprensibili e molto più costose di quelle che pagavano ai vari Comuni prima della gestione APS e che i Sindaci, interpellati, rispondono che non sono titolati ad operare alcun intervento” a scriverlo in un comunicato stampa è CittadinanzAttiva che aveva già attaccato Aps (leggi) e a cui la stessa azienda aveva risposto dando le proprie motivazioni (leggi).
“I cittadini riferiscono altresì che, contrariamente alla asserita disponibilità e volontà di risoluzione del comunicato di APS. I numerosi incontri agli sportelli APS dietro appuntamenti fissati a distanza di mesi, non hanno prodotto quasi mai alcun effetto, salvo l’offerta di rateizzare le somme pretese, confermandone ogni volta la congruità e correttezza…e rifiutando le richieste verifiche contabili o tecniche ai contatori e impianti. Rateizzazioni, evidentemente, regolamentate da APS in modo stringente, se non proprio vessatorio, ai danni di Cittadini strangolati dalle attuali generali condizioni economiche che vedono sostanzialmente fermi da anni i redditi, mentre il costo della vita è in continuo aumento e il potere d’acquisto di Salari e Stipendi si riduce drammaticamente” dice CittadinanzAttiva.
“Per tali ragioni circa 195 Cittadini dei Comuni di Cittaducale, Poggio Bustone e Posta sono dovuti ricorrere agli avvocati avanzando una contestazione che potrebbe arrivare all’Autorità di Conciliazione laddove APS non dovesse correggere le irregolarità riscontrate e contestate, mentre attendono da 8/10 mesi che APS fornisca loro le pratiche lavorate con i correttivi richiesti. Bizzarre poi le situazioni in alcuni Comuni tra i quali quello di Posta, dove non esistono i contatori e l’acqua veniva pagata al Comune con un forfait accessibile e sostenibile, che adesso con APS è volato alle stelle con importi molto ma molto al di sopra delle quote previste da ARERA che stimano i forfait in importi pari al consumo massimo di 94 mc per i residenti e 42 mc per i non residenti. APS ha chiesto ai nostri Avvocati di non ricorrere all’Autorità di Conciliazione ma di risolvere in forma bonaria il contenzioso, assicurando per iscritto tramite il loro rappresentante legale, che per tutti i ricorrenti sarebbero stati sospesi eventuali solleciti di pagamento, messe in mora, diffide, e minacce di distacchi di acqua, (che in ogni caso non possono essere effettuati ma deve essere garantita una quantità di acqua potabile nella misura di 50 litri pro capite pro die per tutti gli abitanti) , fino alla chiusura del contenzioso e che invece al contrario, continuano ad arrivare da mesi, fino a concretizzarsi per alcuni utenti durante le festività e con la presenza di utenti disabili, in riduzioni e distacchi” continua la nota.
“Da ciò non si può non concludere che APS ha una gestione disorganizzatissima, caotica e insensibile alle reali necessità dei cittadini. Ci chiediamo allora cosa sia in realtà APS Acqua Pubblica Sabina: si tratta di una Società per Azioni ……costituita dai Comuni di ATO 3, quindi: per quale motivo i Sindaci affermano che non hanno voce in capitolo, sono impotenti, e che non possono agire sull’esagerata impennata dei costi? In che modo i Sindaci stanno tutelando gli interessi dei Cittadini? NON DOVREBBE ESSERE QUESTO il loro compito primario? Chiediamo pertanto a tutti i Sindaci di ATO3 di rendere pubbliche le tariffe APS adottate Comune per Comune comparandole con le tariffe delle precedenti gestioni dirette, considerando che l’acqua pubblica è di tutti e proprio perché ‘pubblica’ non può essere venduta e comprata, ma che i costi in bolletta devono essere riferiti solo alla gestione nella fornitura alle utenze. Non avremmo aperto un vasto contenzioso legale con APS, raccogliendo le istanze di tanti cittadini, suffragate dalle necessarie e comprovate documentazioni se APS non si fosse comportata con loro come un ‘muro di gomma’. Quindi chiediamo ancora una volta ai Sindaci coinvolti di accogliere le istanze dei cittadini da loro amministrati e imporre agli uffici tecnici di APS di rettificare tutte le anomalie che hanno portato a questo esagerato aumento dei costi e tutte le altre irregolarità, …, quali ad esempio il cambio di contatori senza il contraddittorio in presenza dell’utente, la mancata istallazione dei contatori a Posta e in altri Comuni come Varco Sabino, voci in bolletta…. incomprensibili ed altro. Inutile nascondersi dietro un dito: ‘Sindaci, la APS siete voi e dovete dare risposte concrete, credibili e praticabili a chi vi ha eletto e ai cittadini tutti!” conclude la nota.
Foto: RietiLife ©
E’ una societa’ giovane,crescera’,altrimenti ci pensera ATO da Roma