La CNA di Rieti sostiene la richiesta della CNA Nazionale che denuncia che “senza una proroga limitata a favore dei condomini per portare a termine gli interventi del Superbonus 110% si metterebbero a rischio circa 25mila cantieri”.
Per questo chiede un “intervento legislativo, di ridotto impatto sulle finanze pubbliche”, che si rende “quantomai necessario per evitare contenziosi fra cittadini e imprese e pericolose “corse” per terminare i lavori; in tal senso andrebbe prevista una proroga di almeno tre mesi, per i cantieri presso i condomini, condizionata dall’aver realizzato, al 31 dicembre 2023, almeno il 60% dell’intervento globale”.
Per quanto riguarda l’area del cratere la possibilità di utilizzare il 110% è, come è noto, prorogata al 2025.
Qui i problemi, in particolare quelli del cratere del Lazio, sono diversi e riguardano la cessione dei crediti, ma il rischio è che senza una soluzione si fermi la ricostruzione.
Infatti, grazie all’impegno del Commissario Castelli, tre Istituti di credito hanno messo a disposizione un plafond (200 milioni MPS, 200 milioni BPER, 600 milioni Intesa San Paolo), complessivamente di un miliardo di euro.
Il criterio di ripartizione del plafond è ovviamente deciso dalle banche. Il risultato è che nel nostro territorio, dove si trovano Amatrice e Accumoli, i comuni più colpiti dal sisma, le risorse arrivate fino ad ora sono state assolutamente residuali.
La CNA di Rieti chiede che ci sia una ripartizione equa delle risorse anche per evitare, come già detto, che la ricostruzione trovi, nella mancata soluzione di questo problema, un ulteriore ostacolo.
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