In trasferta dalla Campania per truffare anziana reatina: “Nonna, sono tuo nipote e ho bisogno di soldi”

Nei giorni scorsi, gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti, hanno portato a conclusione una indagine di polizia giudiziaria che ha consentito l’emissione di una ordinanza cautelare per l’applicazione dell’obbligo di dimora, con obbligo di permanenza notturna, e dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per due giovani pregiudicati napoletani per il reato di tentata truffa in danno di una anziana reatina.

Nello scorso mese di marzo, una anziana donna reatina, che vive da sola, aveva ricevuto una telefonata da parte di un uomo spacciatosi per un suo nipote che gli riferiva di essersi cacciato in un guaio ed aveva bisogno di denaro o gioielli per poter riparare al danno.

L’anziana, incurante dei consigli dei vicini di casa che avevano fiutato la possibilità di una truffa, intrattenuta al telefono dal finto nipote, animata dall’intenzione di prestare aiuto al suo congiunto, si era recata in strada per consegnare i suoi gioielli ad un altro individuo, secondo le indicazioni fornite telefonicamente.

Solo il pronto intervento degli Agenti della Squadra Volante della Questura di Rieti, contattati dai conoscenti dell’anziana donna, ha impedito la consumazione della truffa, costringendo i due truffatori ad una precipitosa fuga a bordo di una autovettura, notata da un poliziotto libero dal servizio che ha prontamente registrato il suo numero di targa.

Gli investigatori della Polizia di Stato hanno immediatamente intrapreso una indagine di polizia giudiziaria che ha consentito di individuare l’intestatario del contratto di noleggio dell’autovettura utilizzata per la fuga ed in breve tempo ad individuare due giovani, a carico dei quali, analizzando le immagini di impianti di videosorveglianza ed i tabulati telefonici delle loro utenze, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza che hanno determinato l’emissione dei provvedimenti cautelari da parte dell’Autorità Giudiziaria reatina.

Gli Agenti dei Commissariati di P.S. di Secondigliano e San Carlo Arena della Questura di Napoli hanno dato esecuzione alle ordinanze cautelari per i due giovani pregiudicati, residenti in quel capoluogo ed operanti quali trasfertisti per la commissione di illeciti, rintracciandone solamente uno ed attivando le procedure per il rintraccio dell’altro risultato irreperibile nel suo domicilio.

Prendendo spunto da questo episodio, la Polizia di Stato rappresenta che, in tutta la penisola, approfittando della buona fede dei cittadini, non solo anziani, numerosi truffatori agiscono con il solo scopo di carpire loro tutto il denaro possibile.

I casi più frequenti di situazioni illecite sono:

  • Finti incaricati di gestori di utenze domestiche convincono, durante la sottoscrizione di contratti, a consegnare anticipi in denaro;
  • Falsi assicuratori chiedono somme di denaro necessarie a risarcire automobilisti danneggiati da comportamenti alla guida della vittima o di prossimi congiunti;
  • Operai si presentano a casa per effettuare lavori mai richiesti;
  • Pacchi mai ordinati vengono consegnati, anche a nome di prossimi congiunti, dietro pagamento di somme di denaro o monili.
  • Sconosciuti fingono di essere amici di prossimi congiunti, creditori nei loro confronti, anche di piccole somme di denaro o si fanno ambasciatori per recapitare somme di denaro a parenti ed amici della vittima.

Anche nel capoluogo reatino, si sono registrate, più volte, situazioni in cui cittadini hanno ricevuto false telefonate da parte di avvocati, assicuratori, da Forze di Polizia o da finti danneggiati, che comunicavano l’accadimento di un incidente stradale in cui un parente prossimo era stato coinvolto privo di copertura assicurativa ed hanno richiesto, ottenendole, somme di denaro per evitare “spiacevoli” inconvenienti e maggiori risarcimenti, oppure che era stato arrestato ed erano necessarie delle somme di denaro per poterlo liberare.

La Questura di Rieti raccomanda, ancora una volta ai cittadini, al fine di proteggerli da eventuali truffe, di evitare contatti con sconosciuti, di non aprire le porte della propria abitazione e di non recarsi in strada su sollecitazione di terzi. In tali circostanze è opportuno chiamare immediatamente i numeri di soccorso pubblico per raccontare quanto sta accadendo e permettere, così, alle Forze dell’Ordine di individuare ed assicurare alla giustizia questi pericolosi truffatori.

Foto: RietiLife ©

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