Appuntamento Martedì 12 dicembre alle ore 18:30 per fare il punto della situazione sulla riforma dello sport recentemente entrata in vigore. La giornata formativa nasce dalla collaborazione tra l’Osservatorio Italiano per il Non Profit e l’Associazione Italiana Cultura Sport di Rieti con lo scopo di informare le associazioni, i loro presidenti, i tecnici e i professionisti (avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro) sulle modifiche apportate dall’entrata in vigore dei cinque Decreti Legislativi del 28 febbraio 2021 (nn. 36-40) e dei successivi Decreti Legislativi correttivi del 5 ottobre 2022 e del 29 agosto 2023. Ad introdurre i lavori Bruno Molea, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Cultura Sport, Presidente dello CSIT, la Confederazione Internazionale dello sport amatoriale e membro del CNEL.
Gli interventi saranno tenuti da due professionisti del settore sportivo: Katia Arrighi, consulente del lavoro e Consigliere Nazionale del Comitato Italiano Paralimpico e l’Avv. Paolo Rendina, Responsabile formazione Consulenti dello Sport e membro del tavolo tecnico Sport e Terzo Settore presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. A moderare il dibattito Emanuela Perilli responsabile nazionale OINP per la didattica e lo sport e promotrice del webinar.
Tra le tematiche affrontate l’adeguamento degli statuti degli organismi sportivi, la riforma del lavoro sportivo, le nuove regole per atleti, tecnici e volontari. Tutte novità che interessano il settore, quello sportivo, formato da grandi società sportive ma anche da migliaia di piccole associazioni che, a seguito della riforma, hanno la necessità di adeguarsi e conoscere le principali novità per non incorrere in sanzioni sia di tipo amministrativo che di carattere sportivo; in alcuni casi infatti, il non adeguamento alle nuove norme comporterà l’esclusione dal Registro delle Attività Sportive Dilettantistiche con la conseguente perdita delle agevolazioni legate al mondo sportivo. Anche per i tecnici il cambiamento è epocale, con l’introduzione della qualifica del lavoratore sportivo e con l’abbassamento della soglia di esenzione per i compensi sportivi.