«La lotta alla violenza di genere può e deve partire anche dai luoghi di lavoro. Per questo ritengo molto importante il webinar di oggi rivolto al personale della Regione Lazio, per il quale ringrazio l’equipe di psicologi dell’Ente e tutti coloro che ci hanno lavorato. L’obiettivo è quello di formare i dipendenti, attraverso il nuovo Codice di condotta, a una vera cultura del rispetto e della parità verso le donne, contro ogni forma di molestia, mobbing e discriminazione. Non dobbiamo dimenticare che nel nostro Paese sono quasi un milione e mezzo le donne tra 15 e 65 anni che hanno dichiarato di aver subito ricatti sessuali o molestie fisiche da parte di un collega o di un superiore. Vogliamo per questo che dalla Regione Lazio nasca la consapevolezza che una società senza prevaricazione e maschilismo è possibile».
Lo ha dichiarato l’assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale e agli Enti locali della Regione Lazio, Luisa Regimenti.
«Il webinar – ha spiegato Regimenti – è solo la prima di una serie di iniziative che coinvolgeranno il personale della Regione Lazio sul tema della lotta alla violenza di genere. Nelle scorse settimane abbiamo lanciato un contest, “Petali di donna”, attraverso il quale ogni dipendente potrà inviare un contributo creativo legato al tema. I più interessanti saranno scelti per arricchire la Sala Tirreno della Regione Lazio, in occasione dell’evento del 28 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, che sarà organizzato dall’assessorato alle Pari opportunità, Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, le Consigliere regionali di Parità e la Direzione del Personale».
«Da dicembre, inoltre, sarà lanciata una survey rivolta al personale per capire se è stato vittima o ha assistito a episodi di violenza o di molestia e se conosce gli strumenti interni per denunciare questi avvenimenti. Siamo fermamente convinti che la cultura del rispetto verso le donne vada alimentata giorno dopo giorno con iniziative che mantengano costantemente alta l’attenzione sulla piaga della violenza di genere», ha concluso Luisa Regimenti.
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