(ma.gri.) Non si arrestano in città i tentativi di truffa agli anziani. A segnalarlo a RietiLife sono alcuni lettori spaventati, soprattutto per il modus operandi con il quale viene messo in moto il raggiro: un sms in cui si chiede di registrare un nuovo numero del figlio o della figlia del malcapitato per poi chiedere foto di famiglia, denaro tramite ricariche Postepay.
“Hanno chiesto a mia madre di registrare il nuovo numero di mio fratello, lo ha fatto e i truffatori hanno iniziato prima a chiedere foto di famiglia (quasi a voler conoscere di quanti membri è composta) e poi hanno iniziato a dire che avevano bisogno di soldi e se fosse possibile una ricarica. Ovviamente ad un certo punto, anche parlando con me, mia mare si è resa conto del raggiro ma è frequente che la situazione si riproponga” segnala una lettrice a RietiLife.
Solo una di una lunga serie di segnalazioni del genere mentre continuano anche le truffe del pacco da pagare e della telefonata per un familiare rimasto coinvolto in un incidente. Tutto per chiedere soldi o oro agli anziani, per sottrargli quella piccola fortuna che magari, in tanti anni di sacrifici, hanno messo da parte. “Chiediamo alle forze dell’ordine di informarci quando ci sono incontri di sensibilizzazione, in modo che possiamo accompagnarci i nostri cari” scrive un altro lettore. Sì, perché di incontri per sensibilizzare le fasce più deboli ne esistono tanti, soprattutto organizzati dai Carabinieri che cercano così di evitare che i più deboli possano cadere nella trappola dei malviventi. Anche perché di denunce le Forze dell’Ordine sono davvero pienissime e cercano di fare fronte ad un fenomeno che prende sempre più piede.
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