“Dal 9 ottobre scorso Mario Sanna, uno dei sopravvissuti del sisma di Amatrice del 2016, sopravvissuto anche a Filippo, il suo primogenito di soli ventidue anni, ha iniziato lo sciopero della fame ad oltranza per chiedere, per l’ennesima volta in questi sette anni, l’istituzione di un fondo per i parenti delle vittime di quel sisma”. Esordisce così il testo della petizione online lanciata su Change.org da Bartolomeo Smaldone e che in pochi giorni ha già raccolto oltre 1000 firme.
“Esistono nel nostro Paese due precedenti che dovrebbero facilitare la normazione di tale fondo: le disposizioni in favore dei parenti delle vittime di Viareggio e Rigopiano”, prosegue il testo. “Il fondo chiesto dal signor Sanna rappresenterebbe un riconoscimento da parte dello Stato, e dell’intera collettività, della dignità e dell’identità di chi non c’è più, oltre che della dignità e della identità di chi rimane, e pertanto non potrebbe che avere valore ideale, poiché la somma corrisposta ai parenti del defunto non svolgerebbe, non potrebbe svolgere, alcuna funzione risarcitoria.”
“L’istituzione di questo fondo è importante perché prima ancora di immaginare e pianificare qualsiasi ricostruzione, si dovrebbe pensare alle macerie che rimangono, inamovibili, nelle anime dei sopravvissuti”, conclude il testo. LINK ALLA PETIZIONE
Mario Sanna aveva protestato anche contro Giorgia Meloni GUARDA IL VIDEO
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