Il dottor Antonio Ippoliti va in pensione: “Grazie per quello che ha fatto per la nostra comunità”

Riceviamo e pubblichiamo una lettera rivolta al dottor Antonio Ippoliti, che andrà in pensione dal 29 ottobre. Una lettera di ringraziamento “per i suoi anni di servizio straordinario nella nostra comunità” a Toffia, Casali di Poggio Nativo e Osteria Nuova.

Caro Dottor Antonio Ippoliti,

In un momento così significativo, desidero prendere un momento per esprimere la mia profonda gratitudine per tutto ciò che ha fatto come medico di medicina generale. La notizia della sua pensione ha suscitato in me un misto di emozioni, tra la gioia per il suo riposo lavorativo ben meritato e il rammarico per il fatto che non potremo più contare sulla sua straordinaria professionalità e dedizione. Ci mancherà immensamente.

Durante il tempo in cui è stato il nostro medico, lei ha dimostrato una rara combinazione di competenza medica, empatia e integrità. È stato sempre, senza fretta, pronto ad ascoltare e a comprendere. Ho sempre apprezzato anche la sua fermezza nel rispettare le regole. Il suo atteggiamento dovrebbe servire da esempio a molti, poiché credo che la sua integrità e il rispetto delle regole siano virtù che potrebbero portare a un significativo miglioramento della società.

Non possiamo dimenticare gli anni difficili che abbiamo trascorso durante la pandemia di COVID-19, quando ci siamo sentiti allontanati e impotenti. Anche in quei momenti, lei ha continuato a essere una fonte di informazioni affidabili e conforto. Il suo impegno per la salute pubblica è stato evidente, e non possiamo ringraziarla abbastanza per il suo contributo in quel periodo critico.

Ora, mentre si avvia a una meritata pensione, voglio augurarle un futuro pieno di soddisfazioni, buona salute e serenità. Anche se non potremo più contare su di lei come medico, il suo impatto positivo sulla nostra comunità rimarrà indelebile.

Grazie ancora per tutto, Dottor Antonio Ippoliti, e in bocca al lupo per il futuro.

Con profonda gratitudine,

Federica Ubertini e tutta la comunità di Toffia, Casali di Poggio Nativo e Osteria Nuova.

Foto: RietiLife ©

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