(di Christian Diociaiuti) Promessa da diversi enti e privati e mai realizzata per vari motivi, ora sarà realtà. La Cittadella dello Sport prende vita: un progetto ampio che ha un solo obiettivo, unire gli impianti sportivi presenti a Campoloniano e dare vita a nuovi spazi da vivere. Progetto da 900mila euro con soldi che arrivano dal Pnrr, come anticipato dal sindaco Daniele Sinibaldi a Pillole di Sport…Life, lunedì sera. Lavori al via a stretto giro per 270 giorni: nel 2024 Campoloniano cambierà volto “fruibile già dall’estate prossima” dice il sindaco Sinibaldi. All’insegna della sostenibilità e dell’inclusività.
Andiamo al sodo: il progetto prevede la realizzazione di una pista ciclopedonale, un impianto sportivo polifunzionale all’aperto, illuminazione della zona, aree relax, area sosta per bici, elementi di arredo urbano e alberature. Arredi e giochi che saranno anche inclusivi, per diverse disabilità, non solo fisiche.
Due elementi saltano all’occhio: la pista ciclo-pedonale, come quella che abbraccia la Piana, e poi un impianto sportivo all’aperto, facile immaginare simile a quelli che sorgono in via Theseider. La pista ciclabile sarà accessibile da tre diversi punti d’ingresso, di cui due situati su via Pierluigi Padronetti e uno su via Alcibiade D’Orazi. Il nuovo impianto sportivo polivalente sarà realizzato in un’area attigua all’impianto del pattinodromo e consentirà la pratica di tennis, basket e volley.
Le aree relax e l’area sosta per bici avranno pensiline coperte, panchine, ricariche per le bici elettriche con colonnine service per biciclette e appositi porta biciclette. L’illuminazione delle pensiline sarà alimentata con colonnine ad energia solare. Un occhio al green e alla sostenibilità, dunque, per questa novità. Sotto le alberature esistenti, invece, sarà realizzata una zona fitness quale percorso della salute per tutti i cittadini e saranno installate nuove piante autoctone lungo tutto il percorso.
Come previsto anche in passato, le aree saranno messe in comunicazione mediante vialetti pedonali, una scaletta e una rampa, realizzate con pavimentazione analoga a quella prevista per la pista ciclopedonale ma con finitura superiore in graniglia color grigio carnico. Scarica il progetto della Cittadella dello Sport
A presentare i progetti stamattina il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi, l’assessore ai lavori pubblici Claudia Chiarinelli, il dirigente del settore LL.PP, Luciano Di Mario, il Rup, Massimo Veronese, e il direttore dei lavori Dario Bugli. Tra gli auditori della conferenza anche rappresentanti di Ssa Rieti tra cui Simone Miccadei, il patron Npc Giuseppe Cattani e quello di Fc Rieti Marzio Leoncini.
“Andiamo a riqualificare una zona piena di impianti ma in cui ci sono alcune zone degradate. Non c’è solo attenzione al centro storico, ma per l’intera città de andate a vedere tutti gli interventi fatti” spiega l’assessore Chiarinelli. “Non c’è mai stato un collegamento e ci si perde un po’ – spiega Dario Bugli, direttore dei lavori – per questo collegheremo tutto con una pista ciclopedonale” che da via del Terminillo taglierà la zona tra stadio e PalaMalfatti finendo in via Padronetti e tra Campoloniano e la piscina-PalaMalfatti, per un totale di tre accessi/uscite. Alberi e aree sosta attrezzate per bici, per il relax o per il fitness. Sedute a forma di sasso, panchine particolari completano lo scenario. Il nuovo impianto polifunzionale sorgerà dietro il pattinodromo, circondato da percorsi pedonali. Lavori – a detta dei responsabili -attenti all’ambiente con materiali e interventi certificati, nell’ambito di un’ottica green in favore del suolo, della zona e dei cittadini.
“Un’area non solo per fruire dello sport da spettatori ma per essere vissuta anche attivamente – aggiunge il sindaco Daniele Sinibaldi – che si aggiunge a tutti gli altri interventi per la rigenerazione urbana di parte importante della citta. In estate sarà fruibile, i lavori hanno una durata di 270 giorni, non anni”.
Foto: Christian DIOCIAIUTI ©
Ottima iniziativa, ma i soldi per i lavori di via de Santis per la rimozione della terra di riporto? È solo dal 2007 che aspettiamo….. E dopo esserci illusi a seguito delle ultime promesse elettorali ad oggi ancora nessun segnale. La terra di riporto scaricata abusivamente penso che rientri tra i reati in materia ambientale. Buon lavoro