Una giornata particolare quella che si è svolta in quota sul Terminillo sabato 7 ottobre. Tantissimi giovani dell’Università di Roma Tor Vergata hanno per la prima volta salito il sentiero che conduce fino al Rifugio Massimo Rinaldi (2108 m slm), sulla cima del Terminilletto. Il CAI di Rieti, in collaborazione con un gruppo di ricercatori e tecnici qualificati del CNR Roma 1 –Montelibretti e il Corpo dei Vigili del Fuoco della stazione reatina, ha accolto 100 persone, per lo più studenti universitari, a Campoforogna spiegando la connessione tra sostenibilità, ambiente e clima. Un tema che tocca le nuove generazioni che sono sempre più interessate a trovare le relazioni tra lo stato attuale e il futuro del Pianeta, la salute, l’equilibrio degli ecosistemi e le problematiche dipendenti dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento. Per questo la montagna è sempre stata considerata dagli scienziati un hot-spot di grande interesse per comprendere gli scenari futuri e leggerne i segnali. Grazie alle guide esperte CAI si è potuto non solo ammirare dall’alto i panorami (il limitare dei boschi, le praterie in quota, la morfologia delle rocce affioranti), ma si è anche colta la complessità relazionale che i cambiamenti climatici comportano: in una giornata di ottobre molto calda e con un autunno che ritarda, si sono potute osservare tra le soste le anomale fioriture di alcuni habitat vegetali in quota.
Tutti sono arrivati in cima al Rinaldi in questa esperienza inclusiva. Si è visitato lo storico Rifugio, dove è installata una stazione meteo del CNR atta al monitoraggio dei parametri meteo, oltre alle polveri sottili e alle microplastiche in quota. L’indagine in futuro coinvolgerà anche le nanoplastiche, essendo la plastica l’inquinante ubiquo per eccellenza nell’era postindustriale. Il monitoraggio della qualità dell’aria da parte del CNR porterà a risultati certamente interessanti per l’interra comunità scientifica poiché l’aria sta alla base della salute respiratoria soprattutto per chi soffre di gravi patologie e vive in città inquinate.
La giornata si è conclusa con la visita all’altro rifugio del CAI di Rieti, il Sebastiani, per conoscere anche il versante Est del massiccio e apprezzare i sapori della cucina di un rifugio.
L’inaugurazione ufficiale del Rifugio Rinaldi “Sentinella del clima e dell’ambiente” (uno dei 21 rifugi CAI con 4 Osservatori CNR inserito nell’importante progetto di una rete nazionale di monitoraggio e di studio) è attesa per novembre con i massimi vertici del CAI nazionale e le autorità. Nel mentre sono accessibili a tutti i dati della meteo in tempo reale e la visione dell’ambiente grazie alla webcam, cliccando QUI
Le Università organizzatrici dell’evento “Climbing for Climate”, alla sua quinta edizione presso il Rifugio Rinaldi, il CAI e la RUS (rete delle Università per lo sviluppo sostenibile) rivolgono alle istituzioni regionali e nazionali l’appello ad adoperarsi affinché il patrimonio territoriale venga preservato attraverso azioni di tutela e riequilibrio delle risorse energetiche e ambientali per incentivare il flusso di risorse rinnovabili.
Il CAI di Rieti è sempre più indirizzato ad allacciare collaborazioni con Enti di ricerca per svolgere la sua parte nel solco di questa missione. (di Ines Millesimi)
Foto: CAI Rieti ©